Coppia intossicata ad Ariano Irpino, "la pizzeria non c'entra nulla": cosa ha ucciso Gerardina, la verità oggi
La comunità ad Ariano Irpino è ancora scossa da quanto accaduto alla propria concittadina Gerardina Corsano. Il decesso della donna avvenuto sabato scorso a causa delle sue frequenti ammissioni all'ospedale Frangipane risulta particolarmente triste. Fortunatamente il marito Angelo Meninno è salvo.
La sera precedente, dopo aver mangiato una pizza in un ristorante locale, si è ipotizzato inizialmente che si potesse trattare di un caso di intossicazione alimentare da botulino. Tuttavia, le analisi effettuate sull'olio piccante della pizzeria hanno smentito questa ipotesi, portando le indagini a focalizzarsi su una nuova direzione: L'utilizzo di un pesticida nell'azienda dove lavora il marito potrebbe aver causato una possibile contaminazione da sostanze chimiche.
La nuova ipotesi
L'ipotesi di un avvelenamento alimentare scartata e il ristorante è dissequestrato a seguito dei risultati negativi delle analisi; le indagini sono coordinate dalla Procura di Benevento.
Ai titolari del ristorante Oasi di Ariano Irpino, il locale coinvolto nell'inchiesta, dedicata una conferenza stampa per esaminare il nuovo scenario. Gli avvocati Fabio De Donato e Giovanni Pratola, che agiscono come rappresentanti legali di Angelo Meninno, hanno chiesto che si manifesti rispetto per il dolore dei familiari. Altresì, hanno reso noto che la pizzeria ritornerà in attività molto presto.
È emersa l'ipotesi di una potenziale esposizione a sostanze chimiche, tra cui un pesticida utilizzato nell'azienda del coniuge. Tuttavia, occorre effettuare l'autopsia sabato scorso sul corpo di Gerardina Corsano per confermare questa teoria.
Nella chiesa di Maria Santissima Addolorata ad Ariano Irpino sono stati celebrati i funerali di Gerardina. La stampa tenuta fuori dalla chiesa su richiesta del marito e dei suoi legali.
Morte Gerardina Corsano, "La pizzeria Oasi non c'entra nulla"
Il presidente dei cuochi irpini, Luigi Vitiello, ha espresso vicinanza e solidarietà ai titolari della pizzeria, sottolineando che "L'Oasi, con una storia decennale alle spalle, non c’entra nulla con il dramma che ha colpito i coniugi Meninno Corsano". L'avvocato Guerino Gazzella ha annunciato la riapertura del locale e ha sottolineato che "le indagini faranno il loro corso, non entriamo nel merito dell’inchiesta, in attesa dei risultati ufficiali da Roma". La struttura è completamente dissequestrata.