Estradizione imminente per Filippo Turetta: nuovi dettagli emergono sull'omicidio Giulia Cecchettin

Il tribunale tedesco ha ordinato l'estradizione di Filippo Turetta, su richiesta dei magistrati della procura di Venezia. Turetta ha accettato una procedura semplificata di consegna all'Italia, rendendo superflua una decisione finale da parte della Corte d'Appello di Naumburg. Secondo quanto riportato dall'Ansa, il trasferimento del giovane, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, potrebbe avvenire entro la fine di questa settimana, presumibilmente venerdì 24 novembre.

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Gli uomini del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) si stanno coordinando con le autorità tedesche per organizzare la consegna di Turetta, il quale, una volta atterrato a Fiumicino, sarà immediatamente posto in custodia cautelare in carcere a Roma. Successivamente, sarà trasferito a Venezia per l'interrogatorio di garanzia del gip.

Nel veicolo di Turetta sono stati rinvenuti un coltello da cucina di dodici centimetri, possibilmente l'arma del delitto, guanti e un telefono cellulare. Tracce di sangue sono state individuate all'interno dell'auto, presenti anche sulle scarpe e sui vestiti del giovane. Ulteriori accertamenti riguardano l'acquisto sospetto di una scheda SIM straniera per l'utilizzo del telefonino in modo non tracciabile.

Le ichiarazioni dei genitori di Filippo Turetta

In un'intervista al Corriere della Sera, Nicola Turetta e sua moglie Elisabetta, genitori di Filippo, esprimono il loro dolore per la tragedia di Giulia e negano di essere una famiglia patriarcale. Il padre, Nicola, esclude l'ipotesi di premeditazione, ipotizzando che la situazione abbia potuto degenerare senza un movente chiaro. Ammette che qualcosa potrebbe non aver funzionato nella mente di suo figlio, negando però motivi legati al possesso, al maschilismo o all'invidia.

Queste nuove informazioni rivelano dettagli scioccanti sul caso e sottolineano l'imminente trasferimento di Turetta in Italia per affrontare le accuse relative all'omicidio di Giulia Cecchettin.

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