Il gesto coraggioso di alcuni giovani testimoni interrompe un episodio di violenza domestica a Vigonovo, il luogo in cui Giulia Cecchettin è stata uccisa

Una violenta aggressione è stata sventata in provincia di Padova, quando un uomo di 71 anni ha brutalmente picchiato la propria moglie in strada, a Vigonovo, lo stesso paese in cui Giulia Cecchettin ha perso la vita.

L'episodio si è verificato ieri sera, 25 novembre, giorno della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Alcuni coraggiosi giovani presenti sul luogo hanno fermato l'aggressione e immediatamente chiamato i carabinieri, fornendo il numero di targa dell'auto dell'uomo aggressore.

I militari sono riusciti a rintracciare l'uomo presso la sua abitazione, dove era anche presente la moglie. Non ricevendo risposta dal citofono né dalle chiamate al cellulare dell'uomo, e preoccupati per la sicurezza della donna, hanno coinvolto i vigili del fuoco. Nonostante l'uomo non abbia fornito informazioni sullo stato della moglie, dopo una lunga trattativa, ha permesso l'uscita della donna, prontamente soccorsa.

Successivamente, dopo ore di negoziazione, l'uomo uscito fuori casa ed è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti reiterati verso la moglie. Le indagini hanno rivelato che le violenze erano in atto da circa un anno, con ripetute minacce, insulti e aggressioni fisiche.

Questo episodio, accaduto nello stesso comune dove è avvenuto il tragico omicidio di Giulia Cecchettin, sottolinea l'importanza della reazione coraggiosa dei giovani presenti e la necessità di contrastare la violenza sulle donne. È un triste segnale che richiama l'attenzione sulla diffusa persistenza di questo problema sociale. Il coraggio dimostrato dai giovani testimoni rappresenta un esempio di come ognuno possa contribuire a salvare vite e combattere la violenza.

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