Addio ad Eva Goldoni, la pediatra si è spenta improvvisamente a soli 54 anni. Intera comunità in lutto per la giovane donna

Un evento tragico ha sconvolto San Martino al Cimino oggi, venerdì primo dicembre: una donna di 54 anni, la stimata pediatra Eva Goldoni, è stata ritrovata senza vita nella sua abitazione in via Angiolino Zampi, traversa di strada Filante, nella frazione di Viterbo.

Il personale medico del 118 è stato allertato, ma purtroppo non ha potuto fare altro che constatare il decesso della donna. Gli agenti della polizia di stato della questura erano altresì presenti sul luogo.

Eva Goldoni, oltre ad essere una figura conosciuta e apprezzata, ricopriva il ruolo di direttrice della terapia intensiva neonatale presso l'ospedale di Belcolle.

Secondo i primi accertamenti, la morte della stimata pediatra sembrerebbe essere avvenuta per cause naturali. La notizia della sua scomparsa ha gettato nello sconforto la comunità medica e la cittadinanza locale, lasciando un vuoto significativo nell'ambito sanitario e nella vita della frazione di Viterbo.

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Una giornata segnata da una tragica serie di eventi a Corigliano d’Otranto, dove una donna di 40 anni è stata trovata priva di vita nella sua abitazione, a poche ore dalla morte del padre, stroncato da una lunga malattia. L’intera comunità si ritrova ad affrontare la scomparsa di due membri rispettati e cari.

La donna è stata scoperta senza vita nel primo pomeriggio all’interno della casa di famiglia, dove era adagiata vicino al letto. Sembrerebbe aver assunto un'eccessiva quantità di psicofarmaci, fatto che è emerso quando una vicina di casa, preoccupata per la sua assenza prolungata, ha fatto scattare l’allarme e ha permesso l’accesso all’abitazione.

Il personale medico intervenuto ha constatato la mancanza di battito cardiaco della donna. Sul luogo sono giunti prontamente il pubblico ministero di turno Maria Consolata Moschettini e il medico legale Roberto Vaglio. La salma è stata trasferita presso la camera mortuaria del Vito Fazzi in attesa dell’autopsia. I carabinieri del paese hanno provveduto al sequestro dell'abitazione per i successivi accertamenti.

La vittima, residente in Inghilterra e impiegata presso una compagnia aerea, era rientrata da poco in Salento per assistere il padre.

È probabile che il dolore per la perdita abbia portato la donna a compiere un gesto estremo, anche se non è stata trovata alcuna lettera che ne spiegasse le motivazioni. Laureata in psicologia, aveva intrapreso un percorso di vita all'estero prima del ritorno in Italia. L'avvocata Angela Rizzo seguirà l'indagine a nome dei familiari.

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