Va in ospedale per dolori addominali e viene dimessa, Anna Maria Faggiano stroncata da un malore
Inchiesta per morte Sospetta: la tragedia di Anna Maria Faggiano scuote Ceglie Messapica e Francavilla Fontana
La Procura di Brindisi ha avviato un'inchiesta per omicidio colposo, attualmente contro ignoti, in seguito alla morte di Anna Maria Faggiano, una donna di 49 anni originaria di Ceglie Messapica, avvenuta nella notte tra lunedì e martedì all'ospedale di Francavilla Fontana.
Addio ad Anna Maria Faggiano, stroncata da un malore dopo le dimissioni dall'ospedale
Il pubblico ministero di turno, Mauron Gallone, conferirà l'incarico per l'esecuzione dell'autopsia, prevista per venerdì e potrebbe essere condotta nella stessa giornata. Indagine avviata in seguito alla denuncia presentata dai familiari della donna, assistiti dall'avvocato Cosimo Deleonardis.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la donna si sarebbe recata in ospedale lunedì, lamentando dolori addominali. Qui i medici l'hanno sottoposta a trattamenti sanitari, tra cui flebo.
Il dramma ha avuto luogo apparentemente come un normale accesso al pronto soccorso dell'ospedale di Francavilla Fontana, con la donna che, poco dopo, sarebbe stata dimessa. Mentre aspettava l'arrivo dei familiari, con cui aveva preso contatto per essere accompagnata a casa, la donna ha avuto un improvviso peggioramento mentre si dirigeva verso il bagno del pronto soccorso, perdendo la vita.
La famiglia è sconvolta dalla tragedia e chiede chiarezza sulle circostanze che hanno portato alla morte improvvisa di Anna Maria. Soprattutto, si invoca un'indagine approfondita sugli ultimi istanti di vita della donna, specialmente perché non era stata ricoverata nonostante le cure prestate dal personale medico iniziale che l'aveva assistita.
La comunità di Ceglie Messapica è scossa da questo avvenimento tragico e rimane in attesa di chiarimenti. La speranza è che si possa comprendere appieno cosa sia accaduto all'interno dell'ospedale e quale evento abbia causato la scomparsa della donna. Fonte: Quotidiano di Puglia