La città di Scafati è al centro di una controversia legata alla gestione dell'emergenza 118, dopo due incidenti stradali e le criticità evidenziate dal sindaco Pasquale Aliberti. L'amministrazione comunale denuncia ritardi e carenze nel servizio di soccorso, mentre il medico del 118, Roberto Arpaia, fornisce una prospettiva diversa sulla situazione

Scafati è nuovamente sotto i riflettori a causa di una serie di incidenti stradali che hanno sollevato preoccupazioni sulla gestione dell'emergenza 118. Il sindaco Pasquale Aliberti ha espresso la sua indignazione, sottolineando ritardi e mancanze nel servizio di soccorso.

Scafati, le parole del sindaco

"Due incidenti stradali in circa due ore e tre ambulanze chiamate: la prima arrivata dopo 31 minuti, la seconda dopo 41 e la terza dopo 20 minuti. Tutte senza medico a bordo", ha dichiarato il sindaco, esprimendo la sua preoccupazione per la sicurezza dei cittadini. Aliberti ha enfatizzato che la sua critica non è rivolta al personale sanitario, bensì alla gestione della sanità nella regione.

Il sindaco ha evidenziato le sfide nella sanità territoriale e la necessità di migliorare la mobilità passiva per coloro che devono recarsi altrove per cure mediche. Ha anche sollevato il problema della carenza di medici a Scafati e ha sottolineato la mancanza di reparti fondamentali per una riapertura dell'ospedale.

D'altro canto, il medico del 118, Roberto Arpaia, ha fornito una visione diversa della situazione, spiegando l'organizzazione del soccorso. Ha mostrato inoltre solidarietà agli operatori sanitari coinvolti. "Su una base di pochissimi medici rimasti nel sistema d’emergenza 118 sono state dislocate sul territorio del distretto sanitario 61 tre ambulanze non medicalizzate."

Arpaia ha chiarito che l'intervento medico viene attivato solo in caso di codice rosso (evento molto grave). Ha sottolineato la necessità di ottimizzare l'uso del medico su casi gravi per atti medici avanzati salvavita. Ha spiegato che nei due incidenti recenti, non era giustificato l'intervento del medico del 118, che avrebbe potuto essere impiegato su situazioni più gravi.

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