Danilo Boggione

5 Maggio 2025

Irene Vitturri

Danilo Boggione muore a 50 anni durante la partita del figlio: tragedia sugli spalti a Cuneo

📍 Luogo: Cuneo

Una domenica di sport si è trasformata in tragedia a Cuneo, dove Danilo Boggione, 50 anni, ha perso la vita mentre assisteva a una partita di pallavolo giovanile in cui giocava il figlio. L’uomo, autista e padre di due ragazzi, si trovava tra il pubblico per sostenere la squadra Under 17, quando ha accusato un malore improvviso. Era il terzo set dell’incontro: improvvisamente, si è accasciato, perdendo i sensi sotto gli occhi degli altri spettatori.

I soccorsi e il trasporto in ospedale

Alcuni presenti hanno immediatamente cercato di prestare i primi soccorsi, mentre veniva contattato il servizio di emergenza sanitaria. I sanitari del 118 sono arrivati nel giro di pochi minuti e hanno avviato le manovre di rianimazione. Danilo Boggione è stato poi trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino. Nonostante gli sforzi del personale medico, il cuore dell’uomo non ha più ripreso a battere. Il decesso è stato dichiarato poco dopo l’arrivo in ospedale.

La comunità sportiva sotto shock

La notizia della scomparsa ha colpito profondamente l’ambiente sportivo piemontese. In segno di rispetto, le finali regionali maschili Under 17 e femminili Under 16 sono state sospese. Messaggi di cordoglio sono arrivati dalla Federazione Pallavolo e dalle società sportive coinvolte. Cuneo Volley ha diffuso una nota ufficiale in cui esprime vicinanza alla famiglia e dolore per quanto accaduto, ricordando il forte senso di comunità che unisce genitori, figli e allenatori.

Il dolore della famiglia e della comunità

Danilo Boggione era una persona conosciuta e molto stimata. Lascia la moglie, impiegata presso l’ospedale di Cuneo, e due figli. La sua improvvisa morte ha lasciato un grande vuoto non solo nella famiglia, ma anche tra amici, colleghi e compaesani. In molti lo ricordano come un padre presente, un lavoratore serio e un uomo gentile, sempre pronto a dare una mano e a sostenere i suoi cari, soprattutto nello sport, che seguiva con passione.

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