📍 Luogo: Milano
Martedì 6 maggio 2025, un giovane muratore di 24 anni ha perso la vita in un incidente sul lavoro a Milano. L’operaio, di origini kosovare, era impiegato in una ditta edile del Bresciano e stava lavorando alla ristrutturazione di un balcone al quarto piano di un edificio in via Bassini, nel quartiere Lambrate. Durante le operazioni, è precipitato nel vuoto dal ponteggio, cadendo nel cortile interno del palazzo.
Soccorsi immediati, ma inutili
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del giovane. La caduta è stata violenta e non gli ha lasciato scampo. Insieme ai soccorritori, sono giunti anche i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia locale e i tecnici dell’Ats, che hanno messo in sicurezza l’area del cantiere e avviato le prime verifiche.
Indagini in corso e sequestro dell’area
Le autorità hanno avviato un’indagine per accertare la dinamica dell’incidente e verificare il rispetto delle norme di sicurezza. Il ponteggio da cui è avvenuta la caduta è stato posto sotto sequestro. Saranno fondamentali le testimonianze dei colleghi e la documentazione sui dispositivi di protezione individuale utilizzati.
Un altro morto sul lavoro a Carpiano
Nella stessa giornata, si è verificato un altro incidente mortale a Carpiano, nella provincia di Milano. Un uomo di 62 anni, in pensione, è stato investito da una motrice nel piazzale di un deposito logistico poco dopo aver scaricato della merce. Anche in questo caso, sono in corso accertamenti per chiarire eventuali responsabilità.
Rabbia e dolore dei sindacati
I sindacati sono intervenuti con fermezza dopo i due tragici episodi. La Cgil ha parlato apertamente di “strage continua” e denunciato la carenza di controlli e ispettori sul territorio. Si chiede un intervento immediato dello Stato per aumentare la prevenzione nei cantieri e nei luoghi di lavoro, rafforzare le ispezioni e obbligare le imprese a una formazione più rigorosa. Ogni vita spezzata sul lavoro rappresenta una sconfitta collettiva.