📍 Luogo: Frattamaggiore
Tragedia sul lavoro a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, dove il 59enne Stefano Alborino, originario di Afragola, è morto lo scorso 27 marzo 2024 all’interno di un cantiere industriale, travolto da un muletto in movimento. Ora la Procura di Napoli Nord ha iscritto sei persone nel registro degli indagati: si tratta di figure legate alla gestione e alla sicurezza del cantiere. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
I nomi degli indagati e le ipotesi investigative
Le sei persone indagate comprendono responsabili aziendali, dirigenti tecnici e referenti per la sicurezza. Gli inquirenti vogliono accertare se il decesso di Stefano Alborino sia stato causato da gravi negligenze nella gestione del cantiere. I primi riscontri parlano di carenze nelle misure di protezione, assenza di segnaletica adeguata e potenziale promiscuità tra aree pedonali e zone di manovra dei mezzi pesanti.
Il muletto che ha travolto Alborino sarebbe stato in retromarcia in una zona in cui non era presente alcuna barriera fisica tra operatori e mezzi, un elemento che potrebbe essere cruciale nella definizione delle responsabilità.
La dinamica dell’incidente di Stefano Alborino e l’intervento dei soccorsi
L’incidente è avvenuto durante una regolare giornata di lavoro. Stefano Alborino è stato colpito dal muletto mentre si trovava nell’area di cantiere. L’impatto è stato violento e ha causato traumi mortali. I sanitari del 118, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Il corpo è stato poi trasportato all’ospedale San Giuliano per l’autopsia disposta dalla Procura.
Il cordoglio della comunità per Stefano Alborino: “Un uomo perbene, serio e stimato”
Ad Afragola, dove Stefano Alborino viveva con la sua famiglia, la notizia della sua morte ha generato un’ondata di commozione. Era un uomo conosciuto, apprezzato per la sua serietà e dedizione al lavoro. Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social da parte di amici, colleghi ed ex compagni di lavoro.
Inchiesta in corso: attesa per perizie e accertamenti tecnici
L’inchiesta giudiziaria prosegue. Saranno determinanti le perizie tecniche e i rilievi sulla sicurezza. I legali della famiglia chiedono giustizia per Stefano, affinché il suo sacrificio non resti vano. Il caso solleva nuovamente l’allarme sulle condizioni di sicurezza nei cantieri italiani e sulla necessità di controlli più severi.