📍 Luogo: Bricherasio
Emergono dettagli importanti sulla morte di Lorenzo Notario, il ragazzo trovato senza vita nella sua stanza a Roma nel mese di aprile. I risultati dell’autopsia, eseguita presso l’istituto di medicina legale della capitale, rivelano che il decesso è stato causato da una insufficienza respiratoria acuta legata alla presenza di sostanze farmacologiche nel sangue, in particolare benzodiazepine e antidepressivi.
Lorenzo aveva appena 17 anni e la sua morte aveva sconvolto familiari, amici e tutta la comunità scolastica. Oggi, con i primi esiti ufficiali, si fa un passo avanti nel chiarire le circostanze della tragedia.
Le analisi: benzodiazepine e antidepressivi nel sangue
Gli esami tossicologici svolti sul corpo del giovane hanno rilevato la presenza di una combinazione di farmaci ad azione sul sistema nervoso centrale. In particolare, si tratterebbe di ansiolitici e antidepressivi, la cui somministrazione simultanea, secondo i medici legali, avrebbe compromesso gravemente il sistema respiratorio del ragazzo, provocandone l’arresto.
Non si tratterebbe dunque di un decesso improvviso inspiegabile. Ma di una reazione da accumulo o assunzione errata che ha portato al blocco delle funzioni vitali.
Indagini ancora aperte: da chiarire origine e assunzione
Resta ora da chiarire come Lorenzo era in possesso di quei farmaci e se li stesse assumendo sotto prescrizione medica oppure li ha presi autonomamente o reperiti da altre fonti. Gli investigatori stanno analizzando le cartelle cliniche, le prescrizioni e i dispositivi digitali del ragazzo, inclusi messaggi e ricerche effettuate sul telefono o sul computer.
Al momento, nessuna persona risulta iscritta nel registro degli indagati. Ma la Procura di Roma ha confermato che l’indagine è formalmente ancora aperta, con l’obiettivo di accertare eventuali responsabilità dirette o indirette.
Il dolore della famiglia di Lorenzo Notario: “Vogliamo solo la verità”
La famiglia di Lorenzo Notario ha seguito con discrezione ogni fase dell’inchiesta. I genitori, distrutti dal dolore, hanno chiesto fin dall’inizio il massimo rispetto per la privacy e per la memoria del figlio, evitando speculazioni. Dopo l’uscita dei risultati dell’autopsia, hanno ribadito di voler conoscere “tutta la verità su ciò che è successo e su cosa ha portato via Lorenzo in quel modo così assurdo”.
Il caso ha scosso profondamente anche l’ambiente scolastico frequentato dal ragazzo, dove nei giorni successivi alla sua morte erano stati organizzati momenti di raccoglimento e riflessione.