📍 Luogo: Roma
Papa Leone XIV alza la mano nel gesto “I love you” in una foto che rivela il suo stile pastorale: accanto alla Madonna di Guadalupe e con la Croce del Buon Pastore al collo
Un’immagine che vale più di mille parole. La foto che ritrae Papa Leone XIV, allora cardinale Robert Prevost, mentre sorride davanti alla Madonna di Guadalupe e alza la mano in un gesto affettuoso, è diventata virale sul web. Ma dietro a questo scatto si nascondono tre simboli che raccontano molto della visione ecclesiale del nuovo Pontefice.
Il gesto del “ti amo” e il linguaggio del cuore
Il gesto che molti hanno confuso con un saluto “rock” è in realtà un segno della lingua dei segni americana: “I love you”. Un dettaglio che riflette lo stile diretto e umano di Leone XIV, capace di comunicare in modo semplice ma profondo. Un linguaggio che parla al cuore, ancor prima che alla mente.
La Madonna di Guadalupe, icona delle periferie
Alle sue spalle campeggia l’immagine della Madonna di Guadalupe, simbolo potentissimo per il continente americano. È il volto della fede che si fa vicina ai più poveri, agli esclusi, ai popoli nativi. Un riferimento che appare profetico, considerando l’attenzione di Leone XIV verso le periferie, geografiche ma anche esistenziali, ereditata dal suo lungo ministero in America Latina.
La Croce del Buon Pastore: continuità con Francesco
Intorno al collo, Leone XIV indossa la Croce del Buon Pastore, la stessa scelta da Papa Francesco. Raffigura Cristo con la pecora smarrita sulle spalle e altre due che lo seguono. È il simbolo di una Chiesa che si sporca le mani, che va incontro al popolo. Una Chiesa, per usare le parole di Francesco, “con l’odore delle pecore”.
Non solo simboli, ma una visione
Quella foto non è solo uno scatto informale. È una sintesi visiva di un pontificato che si annuncia nel segno della continuità con Francesco, senza retorica ma con autentica convinzione. Un gesto, una croce, un’icona: tre segni che diventano racconto. E che definiscono il profilo spirituale di un Papa che sembra voler guidare la Chiesa con umiltà, prossimità e concretezza.
