epicentro del terremoto Campi Flegrei

Campi Flegrei, terremoto di magnitudo 4.4 e altre sei scosse: il fenomeno del bradisismo e cosa sta accadendo

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Written by Redazione

13 Maggio 2025

Campi Flegrei, terremoto di magnitudo 4.4 e sei scosse minori in 28 minuti: bradisismo in fase attiva

Ancora paura ai Campi Flegrei, dove nella tarda mattinata di oggi si sono verificate sette scosse di terremoto nell’arco di soli 28 minuti. La più intensa, registrata alle 12:07, ha raggiunto una magnitudo di 4.4. Si tratta dell’ennesimo episodio che conferma la fase attiva del bradisismo nell’area flegrea, mentre la popolazione vive sospesa tra normalità quotidiana e incertezza.

La sequenza sismica di oggi

La prima scossa è stata registrata alle 12:06 con magnitudo 2.1, seguita pochi secondi dopo da quella principale di 4.4. A seguire, altri cinque eventi: una scossa di magnitudo 3.5 alle 12:22, una di 1.9 e una di 1.6 alle 12:27, e infine un’ultima di 1.2 alle 12:34. Tutti i terremoti hanno avuto ipocentri molto superficiali, caratteristica che ne ha aumentato la percezione tra i cittadini.

I precedenti e l’allarme del 13 marzo

Il 13 marzo scorso un altro forte terremoto, di magnitudo 4.6, aveva riportato l’attenzione sulla fragilità della zona. L’epicentro era localizzato sulla costa di Bagnoli, con un ipocentro di appena 2 km. Il sisma fu avvertito fino a Frosinone e nel Cilento, ma i danni più significativi si concentrarono tra Napoli, Pozzuoli e Bacoli.


Una crisi che dura da anni

L’attuale fase bradisismica è iniziata nel 2005, ma ha conosciuto una vera accelerazione a partire dal 2020. Nel solo 2024 si sono verificati 6.740 eventi sismici, prevalentemente di bassa energia ma localizzati a profondità inferiori ai 3 km. Nel febbraio 2025 sono state registrate ben 1.813 scosse, mentre a marzo si è osservato un calo a 659 eventi.


Il legame tra sollevamento del suolo e sismicità

Il bradisismo flegreo segue un binomio preciso: sollevamento del suolo e aumento della sismicità. Fino a marzo, il sollevamento procedeva al ritmo di circa 3 cm al mese al Rione Terra di Pozzuoli, ora rallentato a 2 cm. Complessivamente, dal 2005 il suolo si è sollevato di circa 143 cm, di cui 25 da gennaio 2024.


Le cause profonde del fenomeno

Secondo i ricercatori dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, il bradisismo è causato dall’accumulo di gas rilasciati da un corpo magmatico a circa 10 km di profondità. Questi gas risalgono e interagiscono con il sistema idrotermale superficiale (3–4 km), aumentando la pressione e provocando sia sollevamento sia terremoti.


Nessun segnale di eruzione imminente

Nonostante l’aumento dell’attività sismica, non ci sono segnali che indichino una risalita di magma. Gli scienziati non hanno rilevato sismicità a bassa frequenza, tipica dei movimenti magmatici. Si esclude, quindi, uno scenario eruttivo imminente, pur mantenendo alta la vigilanza.


Le crisi del passato e la memoria collettiva

La crisi attuale è meno intensa rispetto a quella del 1982–1984, che provocò fino a 500 scosse al giorno e il sollevamento del suolo fino a 14,5 cm al mese. Allora furono necessarie evacuazioni di massa, tra cui lo svuotamento del Rione Terra, tuttora non riabitato.

Le istituzioni rassicurano i cittadini con piani di emergenza pronti e aggiornati. L’impegno è quello di fornire informazioni trasparenti, evitando sia allarmismi sia minimizzazioni, per permettere alla popolazione di convivere in modo consapevole con un territorio unico e complesso.

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