Siamo a metà maggio 2025 e cresce l’attesa per il pagamento dell’Assegno di Inclusione (ADI). Si tratta di un sostegno economico fondamentale per molte famiglie italiane, in particolare per chi si trova in condizioni di difficoltà. L’Inps ha confermato due finestre di pagamento anche per questo mese. Vediamo quando arrivano i soldi, chi ha diritto all’assegno e come controllare l’accredito.
Le date di pagamento dell’Assegno di Inclusione a maggio 2025
Il pagamento dell’ADI di maggio 2025 non sarà uguale per tutti, ma seguirà due date distinte:
- Giovedì 15 maggio 2025: è la data prevista per chi ha fatto domanda ad aprile 2025 e ha già firmato il Patto di Attivazione Digitale (PAD). Questi sono i cosiddetti “nuovi beneficiari”.
- Martedì 27 maggio 2025: questa è la data per chi riceve l’ADI già da mesi precedenti, a patto che rispetti ancora tutti i requisiti previsti dalla legge.
In alcuni casi, l’accredito potrebbe avvenire anche in anticipo, già a partire da mercoledì 14 maggio 2025. Non sarebbe una novità, visto che in passato i pagamenti sono stati anticipati per motivi tecnici o bancari.
Come controllare il pagamento dell’ADI
Per sapere se il pagamento è stato effettuato o è in arrivo, basta collegarsi con le proprie credenziali SPID, CIE o CNSal sito dell’INPS. Una volta effettuato l’accesso:
- Vai su “Prestazioni e servizi”;
- Clicca su “Assegno di Inclusione (ADI)”;
- Consulta lo storico dei pagamenti per visualizzare date, importi e eventuali conguagli.
Chi ha diritto al pagamento dell’Adi: requisiti familiari e reddituali
L’ADI non è per tutti. Per accedervi bisogna rispettare precise condizioni familiari, di reddito e residenza. Può farne richiesta solo chi ha nel proprio nucleo familiare almeno una persona:
- con meno di 18 anni,
- oppure con disabilità certificata (ISEE),
- oppure con almeno 60 anni di età,
- oppure in situazione di svantaggio e seguito da servizi pubblici.
Requisiti di cittadinanza e residenza
Il richiedente deve:
- essere cittadino italiano o dell’Unione Europea;
- oppure familiare di cittadino UE con diritto di soggiorno;
- oppure cittadino extra-UE con permesso di soggiorno UE per lungo periodo o con protezione internazionale;
- resiedere in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo.
Limiti ISEE, reddito e patrimonio
Ecco i limiti economici da rispettare:
- ISEE non superiore a 10.140 euro;
- Reddito familiare annuo inferiore a 6.500 euro, calcolato con la scala di equivalenza;
- Per famiglie con anziani o disabili gravi, il limite sale a 8.190 euro;
- In caso di affitto, vale il limite massimo di 10.140 euro.
Per quanto riguarda il patrimonio, i limiti sono:
- Patrimonio immobiliare (esclusa l’abitazione principale) fino a 30.000 euro;
- Patrimonio mobiliare (in banca) fino a:
- 6.000 euro, con incremento di 2.000 euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro;
- +5.000 euro per ogni persona con disabilità;
- +7.500 euro per ogni persona con disabilità grave o non autosufficiente.