Carta Dedicata a Te 2025

Carta Dedicata a Te 2025: confermato il bonus da 500 euro per le famiglie in difficoltà

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Written by Redazione

16 Maggio 2025

Carta Dedicata a Te 2025: bonus da 500 euro per le famiglie con ISEE basso, si attende il nuovo decreto attuativo

La Carta Dedicata a Te è stata confermata anche per il 2025 dalla Legge di Bilancio. Si tratta di un sostegno economico per le famiglie in difficoltà, erogato sotto forma di carta prepagata del valore di 500 euro, utilizzabile per beni alimentari, trasporto, bollette e carburante. In attesa del nuovo decreto attuativo, vediamo come funziona e chi può beneficiarne.


Cos’è la Carta Dedicata a Te

La Carta Dedicata a Te è una social card da 500 euro rivolta ai nuclei familiari in difficoltà economica. Nel 2024 ha raggiunto oltre 1,3 milioni di famiglie e nel 2025 è stata rifinanziata con 500 milioni di euro. Nonostante un fondo leggermente inferiore rispetto allo scorso anno, le nuove regole sull’ISEE (che escludono titoli di Stato e l’Assegno Unico) potrebbero ampliare la platea di beneficiari.


A chi spetta la Carta Dedicata a Te 2025: i requisiti

Per ricevere la carta nel 2025 servono:

  • ISEE ordinario inferiore a 15.000 euro
  • Residenza in Italia
  • Nessun altro sostegno economico attivo (come RdC, ADI, Naspi, DIS-COLL)

L’assegnazione avverrà in base alla composizione del nucleo familiare e alla presenza di minori, disabili o anziani.


Carta Dedicata a Te 2025: come funziona

La carta viene assegnata in automatico dall’INPS, senza necessità di domanda. Gli aventi diritto riceveranno una comunicazione dal Comune di residenza con indicazioni per il ritiro della carta prepagata, già attiva. Le spese ammesse includono:

  • Prodotti alimentari
  • Bollette
  • Carburante
  • Abbonamenti ai trasporti pubblici

La priorità andrà ai nuclei con ISEE più basso.


Carta Dedicata a Te: quando arriverà

La terza erogazione è attualmente in attesa del decreto attuativo, ma si prevede che le nuove carte verranno distribuite tra agosto e settembre 2025. È possibile anche un riutilizzo dei fondi residui del 2024 per ulteriori ricariche ai beneficiari già esistenti.

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