Delitto di Garlasco, l’impronta sul muro della villetta sarebbe di Andrea Sempio: la nuova perizia apre scenari inediti
Una svolta nel caso del delitto di Garlasco: la nuova consulenza scientifica disposta dalla Procura di Pavia ha attribuito ad Andrea Sempio l’impronta palmare trovata nel 2007 sul muro della scala che porta in taverna, nella villetta dove fu uccisa Chiara Poggi. Un dettaglio potenzialmente decisivo che riapre una delle inchieste più discusse d’Italia.
Quindici minuzie dattiloscopiche sull’impronta
Secondo la consulenza depositata alla Procura, sono ben 15 le minuzie dattiloscopiche che collegherebbero l’impronta palmare fotografata 18 anni fa ad Andrea Sempio, oggi 37enne. Il confronto è stato possibile grazie alle nuove tecnologie forensi, che hanno permesso una comparazione dettagliata con le immagini d’archivio.
Il precedente: l’impronta già nota ma non utile
Quella stessa impronta, nota come traccia numero 33, era stata rilevata già nel 2007 dai Ris di Parma, che però la definirono “non utile” poiché priva di creste identificative. Una parte del segno era stata addirittura rimossa con un bisturi sterile. La nuova analisi potrebbe ora riuscire a estrarne tracce di DNA.
Le altre impronte trovate sulla scena
Secondo il documento, tra le otto impronte utili identificate, una appartiene ad Alberto Stasi – condannato in via definitiva – su una scatola di pizza. Tre tracce sono riconducibili a un artigiano, mentre due restano senza attribuzione. La più discussa resta però quella sul muro.
Gli appunti gettati nella spazzatura
A far crescere i sospetti su Sempio anche alcuni fogli trovati nella spazzatura a casa sua: frasi criptiche come “ho fatto cose brutte” sono interpretate come possibili riferimenti al delitto. La difesa smentisce l’esistenza di tali documenti.
Le perquisizioni e i sequestri
Nella scorsa settimana, la Procura ha sequestrato diari e appunti sia nella casa di Voghera dove vive Sempio, sia nell’abitazione dei genitori a Garlasco. Gli inquirenti ipotizzano che lo scontrino del parcheggio a Vigevano, usato come alibi, in realtà sia della madre.
Il confronto con l’impronta della scarpa
Oltre all’impronta palmare, sotto osservazione anche quella della scarpa ritrovata sulla scena: Marca Frau, suola a pallini, numero 42 o 44. La difesa di Stasi sostiene che quel dettaglio potrebbe confermare l’estraneità del loro assistito.
Sempio frequentava la casa
L’avvocato di Sempio sostiene che l’impronta non abbia valore probatorio perché il giovane frequentava abitualmente la villetta e quella zona della casa. L’impronta, secondo questa tesi, sarebbe stata lasciata in tempi precedenti al delitto.
Un nuovo profiler e ulteriori verifiche
La Procura sta ora valutando il coinvolgimento di un profiler del RACIS per delineare il profilo psicologico di Sempio. In parallelo, si analizzano celle telefoniche, messaggi e movimenti per capire se davvero Andrea Sempio fosse a Garlasco la mattina dell’omicidio.