📍 Luogo: Ucraina
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato, in due telefonate separate con Donald Trump e Papa Leone XIV, che in Ucraina non ci potrà essere una pace immediata. Il leader del Cremlino ha giustificato la sua posizione parlando di “risposta necessaria agli attacchi ucraini agli aeroporti”, aggiungendo che le operazioni militari russe proseguiranno fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Le richieste del Papa e la linea di Putin
Papa Leone XIV, in quello che è stato il primo colloquio diretto con Putin dall’inizio del conflitto, ha lanciato un appello affinché la Russia compia un gesto concreto per avviare un percorso di pace. Ma il clima resta estremamente teso. Putin ha rifiutato ancora una volta un incontro con Zelensky, affermando che “Kiev si comporta come un’organizzazione terroristica”. Dall’altro lato, lo stesso presidente ucraino ha chiuso a nuovi negoziati, definendoli “un pretesto russo per continuare la guerra”.
Putin, nessuna pace immediata. Nuove vittime civili: cinque morti a Pryluky
La situazione sul campo si aggrava. Durante un attacco russo con droni sulla città di Pryluky, sono morte almeno cinque persone, tra cui due donne e un bambino di un anno. Gli attacchi russi hanno continuato a colpire anche l’oblast di Sumy, con quasi 100 operazioni offensive in sole 24 ore, come confermato dall’amministrazione militare locale. Due persone sono rimaste ferite negli ultimi raid.
Allarme dell’intelligence ucraina: “Mosca punta al Mar Nero”
Secondo Pavlo Palisa, colonnello e vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Mosca avrebbe piani precisi per il 2026: conquistare l’intera area orientale dell’Ucraina e bloccare l’accesso al Mar Nero. L’obiettivo finale sarebbe dividere l’Ucraina lungo il fiume Dnepr, occupando anche la riva sinistra che comprende parte di Kiev.
Tajani: “Pronti a nuove sanzioni contro la Russia”
Sul fronte diplomatico, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato che l’Italia è pronta a sostenere nuove sanzioni contro la Russia, comprese misure sul petrolio, per aumentare la pressione su Mosca. Tajani ha anche elogiato il ruolo di mediazione del Papa, sottolineando che “la Santa Sede potrebbe essere il luogo giusto dove firmare un accordo di pace, ma non ora”.
Raid ucraino sugli aeroporti: Mosca minimizza, la Nato conferma i danni
In risposta all’attacco ucraino del 1° giugno contro diverse basi aeree russe, Mosca ha affermato che gli aerei colpiti “sono solo danneggiati e saranno riparati”. Tuttavia, fonti della Nato hanno riferito che ben 41 velivoli sono stati colpiti, di cui almeno 10 completamente distrutti, compresi bombardieri strategici e aerei da ricognizione non più in produzione.