Referendum

Referendum 2025, si vota dalle 7 alle 23: lavoro e cittadinanza al centro dei 5 quesiti

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Written by Irene Vitturri

8 Giugno 2025

Referendum, gli italiani tornano oggi e domani alle urne per esprimersi su cinque quesiti referendari abrogativi, quattro dei quali incentrati sul mondo del lavoro e uno sul tema della cittadinanza. I seggi sono aperti oggi, domenica 8 giugno, dalle 7 alle 23, e domani, lunedì 9 giugno, dalle 7 alle 15.

L’obiettivo è raggiungere il quorum del 50%+1 degli aventi diritto al voto per ogni singolo quesito. Il rischio di una bassa affluenza è però concreto: mentre i partiti di opposizione – PD, M5S e AVS – hanno invitato gli italiani a recarsi alle urne, il governo e la maggioranza di centrodestra si sono espressi a favore dell’astensione.

I cinque quesiti del referendum 2025

Ogni quesito è rappresentato da una scheda di colore diverso, per facilitarne il riconoscimento da parte degli elettori. Vediamoli nel dettaglio:

1. Jobs Act e licenziamenti (scheda verde chiaro)

Il primo quesito riguarda l’abolizione di una parte del Jobs Act: nello specifico, si chiede se cancellare l’articolo che ha eliminato il diritto al reintegro nel posto di lavoro per i licenziamenti illegittimi, sostituendolo con una semplice indennità economica.

2. Indennità nei licenziamenti illegittimi (scheda arancione)

Il secondo quesito propone l’abolizione del tetto massimo di sei mensilità previsto per le indennità da corrispondere ai lavoratori licenziati ingiustamente nelle imprese con meno di 16 dipendenti. In caso di vittoria del “sì”, i giudici potrebbero decidere indennizzi più alti, valutando caso per caso.

3. Contratti a termine senza causale (scheda grigia)

Attualmente è possibile stipulare contratti a tempo determinato inferiori ai 12 mesi senza indicarne la causale. Il terzo quesito chiede di ripristinare l’obbligo della causale per ogni contratto a termine, con l’obiettivo di tutelare maggiormente i lavoratori precari.

4. Responsabilità nei subappalti (scheda rossa)

Questo quesito intende estendere la responsabilità in caso di infortunio anche all’azienda committente, non solo all’appaltatore diretto, rafforzando le tutele sulla salute e sicurezza sul lavoro.

5. Cittadinanza italiana (scheda gialla)

Il quinto e ultimo quesito riguarda la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana dopo 5 anni di residenza legale, invece degli attuali 10. Si tratterebbe di una semplificazione normativa che potrebbe interessare oltre 2 milioni di persone presenti regolarmente in Italia.

Le urne anche per ballottaggi e amministrative

Oltre al referendum, in 32 Comuni italiani, tra cui Taranto e Matera, si vota per il ballottaggio. In 7 Comuni sardi, tra cui Nuoro, sono in programma invece le elezioni amministrative per il rinnovo dei Consigli comunali.

Referendum 2025 – Voto anche per i residenti all’estero

Per la prima volta in occasione di un referendum, è stata concessa la possibilità di voto per corrispondenza anche agli italiani residenti all’estero, purché abbiano fatto richiesta entro il 7 maggio 2025.

Con il raggiungimento del quorum ancora incerto, le prossime ore saranno decisive per determinare l’effettiva validità delle consultazioni referendarie e il possibile impatto delle scelte degli elettori sull’ordinamento giuridico e lavorativo italiano.

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