📍 Luogo: Capua
Una terribile tragedia ha scosso la comunità di Capua nel pomeriggio del 15 giugno 2025. All’interno della struttura ricettiva Masseria Adinolfi, situata nella frazione di Sant’Angelo in Formis, si è consumata una violenta lite che ha portato alla morte di un giovane di appena 17 anni: Alagie Sabally, italiano di seconda generazione.
Lite nella cucina della Masseria Adinolfi: scatta la tragedia
Secondo quanto ricostruito finora, il dramma si è consumato nel locale adibito a cucina, dove la tensione è esplosa in modo improvviso e incontrollabile. Durante la furiosa lite, il giovane Alagie sarebbe stato colpito mortalmente con un’arma da taglio. Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi, per lui non c’è stato nulla da fare.
Insieme alla giovane vittima, sono rimaste ferite altre due persone: un collega del 17enne, attualmente ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, e una donna, parente del proprietario della masseria, che ha riportato ferite lievi.
Capua sotto shock: Alagie Sabally muore a 17 anni
La notizia si è rapidamente diffusa a Capua e in tutta la provincia di Caserta, lasciando sgomenta la comunità locale. Alagie Sabally era un ragazzo conosciuto e stimato, impegnato in un’esperienza lavorativa presso la Masseria Adinolfi. La sua morte rappresenta una profonda ferita per amici, familiari e colleghi.
Il giovane, nato in Italia da genitori stranieri, rappresentava una delle tante storie di integrazione e speranza che popolano il tessuto sociale della Campania. La sua scomparsa improvvisa e violenta ha colpito duramente anche chi lo conosceva solo di vista.
Indagini in corso: i carabinieri al lavoro per chiarire il movente
Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della compagnia di Capua, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’evento. Al momento non è ancora chiaro quale sia stato il motivo della lite degenerata nel sangue.
Le forze dell’ordine stanno ascoltando testimoni e visionando eventuali immagini di videosorveglianza. Non si esclude alcuna ipotesi: dalle tensioni lavorative a motivi personali, ogni elemento è ora al vaglio degli investigatori.
Dolore e cordoglio per una morte che si poteva evitare
Il dramma accaduto a Sant’Angelo in Formis riaccende i riflettori sulla necessità di affrontare in modo più incisivo il tema della gestione dei conflitti nei luoghi di lavoro, soprattutto tra i più giovani. La morte di Alagie Sabally lascia un vuoto incolmabile in chi lo ha amato e conosciuto, ma solleva anche interrogativi profondi su cosa non abbia funzionato.
Mentre la comunità si stringe attorno alla famiglia Sabally, le autorità proseguono senza sosta nelle indagini, nella speranza che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che giustizia possa essere resa al giovane Alagie.