Il Doppio Bonus Casa 2025 permette di accedere sia alla detrazione del 50% sia al Bonus Mobili anche per i comodatari, grazie a una recente sentenza
Con il Doppio Bonus Casa 2025 alcune famiglie possono ottenere un duplice vantaggio fiscale, anche in situazioni finora escluse. Grazie a una recente sentenza del CGT di Reggio Emilia, anche i comodatari possono accedere sia alla detrazione del 50% per le ristrutturazioni, sia al Bonus Mobili, a patto di rispettare determinate condizioni.
Cosa prevede il Doppio Bonus Casa 2025
Il Doppio Bonus Casa 2025 unisce due agevolazioni fiscali:
- la detrazione del 50% per le spese di ristrutturazione edilizia,
- il Bonus Mobili, legato agli interventi stessi.
Finora, per accedere a questi benefici, era necessario che il contratto di comodato d’uso gratuito fosse registrato presso l’Agenzia delle Entrate prima dell’inizio dei lavori. Inoltre, il comodatario doveva avere la disponibilità diretta dell’immobile e sostenerne le spese, conservando le fatture e i bonifici.
La sentenza CGT che cambia tutto: detrazione valida anche dopo la registrazione
La vera novità arriva con la sentenza del 12 febbraio 2025 della Commissione Tributaria di Reggio Emilia, che ha introdotto un principio giurisprudenziale più favorevole ai cittadini.
Secondo la sentenza, il diritto alle detrazioni non decade se il comodatario dimostra di abitare nell’immobile già prima dell’inizio dei lavori, anche se il contratto è stato registrato successivamente.
Quando si può accedere al doppio beneficio
Le condizioni per accedere a entrambe le agevolazioni sono le seguenti:
- Presenza nell’abitazione da parte del comodatario prima dei lavori;
- Registrazione successiva del contratto, ma dimostrata retroattività dell’uso;
- Spese sostenute e documentate dal comodatario;
- Conservazione di prove di residenza, come bollette, certificati anagrafici o dichiarazioni ufficiali.
Il ruolo dell’Agenzia delle Entrate
Va sottolineato che si tratta di un precedente giurisprudenziale e non di un cambiamento ufficiale della normativa da parte dell’Agenzia delle Entrate (ADE).
Di conseguenza, l’ADE potrebbe comunque rifiutare l’agevolazione in fase di controllo, ma la sentenza può essere utilizzata come argomento di difesa in sede di contenzioso tributario.
Bonus Mobili: cosa spetta al comodatario
Accedendo al Bonus Casa 50%, il comodatario ha diritto anche al Bonus Mobili, che consente una detrazione per l’acquisto di arredi destinati all’immobile ristrutturato.
Anche in questo caso valgono le stesse regole: il comodatario deve dimostrare la residenza nell’immobile prima dell’acquisto e conservare tutta la documentazione relativa alla spesa.
Cosa fare per non perdere il diritto al Doppio Bonus
Chi si trova in questa situazione deve:
- Affidarsi a un esperto (CAF, patronato o commercialista);
- Registrare il contratto appena possibile;
- Raccogliere tutte le prove che attestino la residenza prima dell’inizio lavori;
- Conservare fatture, bonifici e contratti in modo ordinato
Il Doppio Bonus Casa 2025 rappresenta un’opportunità concreta anche per chi vive in un immobile in comodato. Grazie a questa nuova sentenza, la platea dei beneficiari si amplia, seppure con alcune cautele. È fondamentale, però, muoversi con attenzione e dimostrare ogni aspetto richiesto, per non perdere il diritto alle agevolazioni fiscali.