📍 Luogo: Iran
La guerra dei 12 giorni tra Iran e Israele è giunta ufficialmente al termine. L’annuncio è arrivato dal presidente iraniano Masud Pezeshkian, che ha parlato di una “guerra imposta” al suo Paese, ora finalmente conclusa. La notizia ha segnato una svolta nel conflitto che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso per quasi due settimane.
A favorire la tregua è stato l’intervento diretto dell’ex presidente americano Donald Trump, il quale ha annunciato la sospensione delle ostilità attraverso il suo social Truth, dichiarando: “Sia Israele che l’Iran volevano fermare la guerra. È stato per me un grande onore distruggere tutti gli impianti e le capacità nucleari e poi fermare la guerra”. Parole che hanno sollevato reazioni contrastanti, ma che testimoniano il ruolo attivo di Trump nel negoziato.
Israele: fine delle restrizioni e riapertura del traffico aereo – Trump: “Un onore fermare il conflitto”
Con la cessazione degli scontri, Israele ha revocato tutte le restrizioni per i civili. Dalle ore 20 locali (le 19 in Italia), le attività nel Paese possono riprendere normalmente. È stato inoltre comunicato il ripristino completo dei voli in entrata e in uscita, segno evidente di un ritorno alla normalità.
Tuttavia, il portavoce dell’esercito israeliano (Idf) ha precisato che la campagna contro l’Iran non è terminata, annunciando l’inizio di una nuova fase operativa. “Abbiamo fatto arretrare di anni il programma nucleare e missilistico iraniano”, ha dichiarato il capo di Stato Maggiore Eyal Zamir.
Ancora vittime prima della tregua
Nonostante l’accordo di cessate il fuoco, nelle ultime ore del conflitto si sono registrate nuove vittime. A Beer Sheva, cinque persone sono morte e circa venti sono rimaste ferite per l’impatto di un missile iraniano. Nove le vittime in Iran, nel nord del Paese, per attacchi avvenuti prima della tregua definitiva.
Reazioni internazionali: Guterres e l’ONU chiedono rispetto della tregua
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha accolto con favore l’annuncio di tregua, sottolineando l’importanza che venga “rispettata pienamente”. Ha inoltre ribadito che le popolazioni civili di entrambi i Paesi hanno già pagato un prezzo troppo alto e ha auspicato che la cessazione delle ostilità possa servire da esempio per altri conflitti nella regione.
Trump: “Un onore fermare il conflitto” – L’Iran tra censure e comunicazione digitale
Nel frattempo, l’Iran ha riattivato l’accesso a Telegram, mentre resta bloccato WhatsApp. Secondo l’autorità iraniana per le telecomunicazioni, la piattaforma americana di Meta avrebbe agito al servizio dello spionaggio israeliano. Diversa la posizione su Telegram, considerata “neutrale”.
Effetti in Italia: Coop rimuove prodotti israeliani
In segno di protesta contro le violenze, alcune Coop italiane – operative in diverse regioni tra cui Veneto, Lombardia, Puglia e Abruzzo – hanno rimosso dagli scaffali i prodotti israeliani, aderendo alla campagna “Coop 4 Refugees”. In sostituzione, alcuni punti vendita hanno introdotto simbolicamente la Gaza Cola, in segno di solidarietà con la popolazione palestinese.