Caso Garlasco

Caso Garlasco, l’intercettazione choc della zia di Chiara: “Ci siete dentro voi”

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Written by Redazione

25 Giugno 2025

📍 Luogo: Garlasco

Caso Garlasco, intercettazioni e nuove analisi rilanciano la tesi del doppio killer: l’orario del delitto sotto accusa

Nel caso Garlasco si apre un nuovo fronte: intercettazioni inedite, orari contestati e l’ombra di un omicidio in concorso. Le conversazioni tra Maria Rosa Cappa, madre delle gemelle Stefania e Paola, e la sorella Carla, risalenti al 2008, riaccendono i riflettori sul ruolo di alcuni familiari e mettono in discussione l’intera ricostruzione dell’omicidio di Chiara Poggi.

Le intercettazioni: “Ci siete dentro voi altri!”

A riportare le parole è Il Tempo. Il 12 febbraio 2008, Maria Rosa affermava:

“Carla! Dodici ore sono stata là… dalle 11.30 della mattina, siamo andate tutte e tre… ognuna quattro ore”
riferendosi agli estenuanti interrogatori sugli alibi delle figlie. Carla ribatteva con un’accusa pesante:
“A loro fa tanto comodo spostare l’orario di quando è morta Chiara! Perché se Chiara è morta alle 9.30-10, ci siete dentro voi altri, ammesso!”.

L’orario della morte di Chiara Poggi: il punto centrale

Secondo le sentenze, Chiara sarebbe stata uccisa tra le 9:12 e le 9:36 del mattino. Ma nuove perizie indipendenti indicano un possibile orario ben più tardo, tra le 12:20 e le 13:49. Uno slittamento temporale che cambierebbe radicalmente il peso degli alibi raccolti e riaprirebbe scenari finora esclusi.

Le nuove indagini della Procura

La Procura di Pavia ha rilanciato l’ipotesi che l’omicidio non sia stato compiuto da un solo individuo. Secondo le più recenti analisi, Chiara sarebbe stata uccisa con due strumenti differenti: un oggetto contundente, forse un martello “a coda di rondine”, e un’arma da taglio. Elementi già suggeriti nel 2007 ma oggi rivalutati alla luce di nuovi esami genetici.

La tesi del doppio killer

Questa pista porta alla possibilità di un omicidio in concorso, ipotesi che potrebbe coinvolgere soggetti mai imputati formalmente. Le ferite multiple e le diverse modalità di aggressione rafforzano l’idea che Chiara sia stata vittima di due persone, ognuna con un ruolo distinto nell’aggressione.

Il ruolo di Alberto Stasi sotto nuova luce

Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione, resta al centro del caso, ma le nuove prove e le intercettazioni emergenti sembrano sollevare nuovi dubbi. La difesa ha sempre sostenuto che il ragazzo non fosse a casa della vittima nell’orario stabilito dalla sentenza.

La verità è ancora incompleta?

Tra intercettazioni, orari incerti e nuove prove genetiche, il delitto di Garlasco resta una ferita aperta nella cronaca giudiziaria italiana. L’intero impianto accusatorio, sebbene abbia portato a una condanna, continua a essere oggetto di riesame e polemiche, alimentando l’ipotesi che la verità definitiva non sia ancora stata scritta.

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