Un dramma assurdo e ancora difficile da spiegare si è consumato nella serata di lunedì 8 luglio 2025, all’aeroporto Orio al Serio di Bergamo. A perdere la vita è stato Andrea Russo, un uomo di 35 anni, residente a Calcinate, morto dopo essere stato risucchiato dal motore di un aereo della compagnia Volotea in fase di rullaggio sulla pista.
L’arrivo in auto e la corsa verso la pista
Andrea Russo si è recato autonomamente presso lo scalo bergamasco al volante della sua Fiat 500 rossa. Dopo aver abbandonato l’auto nel parcheggio, si è diretto verso l’area degli arrivi. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe riuscito a oltrepassare una porta di servizio che conduce direttamente sulla pista, aggirando i controlli. Una volta raggiunta l’area di rullaggio, avrebbe corso verso il motore dell’aereo per poi lanciarsi volontariamente contro il turbofan, morendo all’istante.
Chi era Andrea Russo: una vita difficile e un passato segnato dalla droga
Andrea Russo era un uomo conosciuto nella zona di Calcinate. Il suo passato non era privo di ombre: secondo quanto emerso, aveva avuto problemi legati alla droga. Al momento, però, non si conoscono le ragioni che l’hanno spinto a compiere un gesto così estremo e inusuale. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita del 35enne, per capire se il suo comportamento fosse pianificato o dettato da un impulso improvviso.
Nessun legame con l’aeroporto: le indagini della Procura
L’auto di Andrea Russo è stata perquisita dagli agenti della polizia scientifica, alla presenza del sostituto procuratore Letizia Aloisio. Secondo quanto dichiarato dal procuratore di Bergamo, Maurizio Romanelli, nell’abitacolo, ingombro di oggetti vari, non è stato rinvenuto alcun elemento utile a chiarire le motivazioni del gesto. «Stiamo investigando – ha dichiarato – sui suoi eventuali rapporti con l’aeroporto o con il mondo dell’aviazione. Ma per ora non ci sono elementi che spieghino l’accaduto».
Le misure di sicurezza sotto esame
La dinamica dell’accaduto ha aperto anche un fronte delicato: le falle nei sistemi di sicurezza dell’aeroporto di Orio al Serio. Come ha fatto Andrea Russo ad accedere indisturbato alla pista, superando una porta che – secondo quanto riferito – darebbe direttamente sull’area di rullaggio? È una delle domande che ora attendono risposta da parte delle autorità aeroportuali.
Un gesto estremo e incomprensibile
La morte di Andrea Russo ha sconvolto non solo la sua comunità di appartenenza, ma anche l’intero comparto aeroportuale. Il personale di bordo e gli addetti alla sicurezza presenti sul posto hanno assistito a una scena drammatica, sulla quale si concentrano ora le indagini. Gli inquirenti non escludono il gesto volontario, ma mantengono aperta ogni ipotesi fino a conclusione degli accertamenti. L’aeroporto ha temporaneamente interrotto l’operatività del volo coinvolto e attivato le procedure d’emergenza previste in simili casi.