Stefano Margarita

Stefano Margarita ucciso a coltellate, padre e figlio restano in carcere: la confessione choc di Michele Carozza

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Written by Irene Vitturri

12 Luglio 2025

📍 Luogo: San Marco Evangelista

La sera del 7 luglio 2025, nel comune di San Marco Evangelista, in provincia di Caserta, si è consumato un omicidio che ha scosso l’opinione pubblica. Stefano Margarita, un giovane di 25 anni, è stato ucciso con una coltellata. Per il delitto sono stati arrestati Michele Carozza, 57 anni, e suo figlio Antonio Carozza, 31 anni. Entrambi resteranno in carcere: lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Emilio Minio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha convalidato il fermo disposto dalla Procura.

La confessione di Michele Carozza: «Volevo solo difendere mio figlio»

Durante l’interrogatorio di convalida, svoltosi sabato 12 luglio 2025, padre e figlio hanno deciso di parlare, dopo aver inizialmente scelto il silenzio davanti al pubblico ministero. Michele Carozza, un piccolo imprenditore incensurato, ha ammesso di essere l’autore della coltellata fatale inflitta a Stefano Margarita.

Visibilmente provato, l’uomo ha raccontato al gip di essere intervenuto per proteggere il figlio, che in quel momento stava subendo un’aggressione da parte di Margarita e di altri tre giovani provenienti da Secondigliano, quartiere di Napoli. Il gruppo si sarebbe recato a San Marco Evangelista per regolare dei conti legati alla spartizione dei proventi di alcune truffe agli anziani.

La dinamica dell’aggressione e il gesto fatale

Michele Carozza ha riferito di essere sceso dall’auto nel tentativo di difendere il figlio, ma di aver ricevuto dei pugni. A quel punto è tornato nella vettura, ha preso un coltellino multiuso e ha colpito Stefano Margarita con un solo fendente, rivelatosi letale. Nello scontro sarebbe rimasto ferito anche un altro ragazzo del gruppo, attualmente ricoverato in ospedale. Carozza ha espresso profondo dispiacere per quanto accaduto, sottolineando che il gesto non era premeditato, ma frutto della concitazione e della paura.

Antonio Carozza ammette le truffe: «Facevo da autista al gruppo»

Anche Antonio Carozza, assistito dagli avvocati Tommaso Giaquinto e Giuseppe Stellato, ha fornito la propria versione dei fatti. Il 31enne ha ammesso di essere coinvolto nel gruppo napoletano autore delle truffe agli anziani, dichiarando di aver avuto il ruolo di autista durante i colpi. La tensione tra lui e i suoi complici sarebbe esplosa proprio per problemi nella divisione dei guadagni, dando origine alla violenta lite culminata con la morte del 25enne.

Resta alta la tensione nel Casertano

L’omicidio di Stefano Margarita ha scosso la comunità locale, già allarmata per il coinvolgimento dei giovani in attività criminali legate alle truffe. La Procura prosegue nelle indagini per chiarire l’esatta dinamica dei fatti e verificare eventuali responsabilità aggiuntive. Nel frattempo, i due indagati resteranno detenuti in carcere, in attesa delle successive fasi del procedimento giudiziario.

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