Delitto Garlasco

Garlasco, il risultato degli esami bis sul tampone orale di Chiara Poggi: il mistero dell’ “Ignoto Y”, chi c’era sulla scena del crimine

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Written by Irene Vitturri

14 Luglio 2025

📍 Luogo: Garlasco

Dopo anni di silenzio, il caso Garlasco torna al centro dell’attenzione mediatica e giudiziaria. Il motivo è il nuovo accertamento tecnico disposto dalla magistratura sul tampone orofaringeo di Chiara Poggi, la giovane di 26 anni uccisa nella sua casa il 13 agosto 2007. L’attenzione degli investigatori è ora tutta rivolta al cosiddetto “Ignoto Y”, un profilo genetico maschile rilevato anni fa e mai attribuito con certezza a nessuno degli indagati o delle persone coinvolte.

Il rebus genetico: cosa emerge dagli esami bis

L’esame condotto su cinque prelievi ripetuti nell’ambito dell’incidente probatorio, alla presenza dei periti di tutte le parti coinvolte. Tre campioni sono risultati inutilizzabili, uno ha mostrato il profilo genetico dell’assistente del medico legale Dario Ballardini, che effettuò l’autopsia, mentre un altro ha rivelato un profilo completo maschile non identificato. La domanda che ora si pongono inquirenti e periti è se quel profilo genetico, che presenta il cromosoma Y, possa appartenere all’assassino o a un complice.

Nessun riscontro con Stasi o Sempio

Le analisi escludono ancora una volta che quel DNA appartenga ad Andrea Sempio, oggi indagato in concorso con altri, o ad Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima e attualmente detenuto per scontare una condanna a 16 anni. Proprio questa mancanza di corrispondenza apre scenari nuovi: se il profilo Ignoto Y confermato, si dovrà procedere a una nuova e più ampia attività investigativa.

Le nuove piste investigative: chi era sulla scena del crimine?

In assenza di un match positivo con le persone note, gli inquirenti dovranno scandagliare ogni singola presenza sulla scena del crimine, inclusi tecnici, RIS, personale medico, fotografi e operatori che hanno avuto accesso al corpo della ragazza o al luogo del delitto. Non solo: sarà fondamentale anche tornare a esaminare la vita di Chiara, i suoi rapporti, le sue frequentazioni e tutto il contesto in cui si muovevano anche Sempio e altri amici o conoscenti.

Contaminazione o presenza significativa?

Uno degli interrogativi centrali è stabilire la natura della traccia genetica: si tratta di una contaminazione post-mortem o di una presenza significativa sulla scena? Alcuni esperti ipotizzano che il profilo possa essere ancora quello dell’assistente di Ballardini, ma i pubblici ministeri non escludono che possa trattarsi della firma dell’assassino o di un complice. Potrebbe trattarsi, ad esempio, dell’uomo che ha tappato la bocca alla ragazza o che morso da lei durante il tentativo di difendersi.

Anche il DNA sotto le unghie resta un enigma

A complicare il quadro, ulteriori profili genetici maschili erano già stati isolati in passato sotto le unghie di Chiara, compreso quello di Andrea Sempio. Anche in quel caso, però, sono rimasti senza una corrispondenza identificativa certa. È su questi dati che si concentrerà l’accertamento probatorio decisivo, che con ogni probabilità verrà fissato dopo l’estate.

Un caso ancora aperto

A 18 anni dalla morte di Chiara Poggi, il caso Garlasco non è affatto chiuso. L’eventuale conferma dell’Ignoto Ypotrebbe non solo rimettere in discussione la verità processuale consolidata, ma addirittura aprire un nuovo filone investigativo. Intanto, resta forte lo sdegno per il recente tentativo di vendita online delle immagini dell’autopsia, un atto di macabro voyerismo che ha riportato alla ribalta una vicenda che ha profondamente segnato l’opinione pubblica italiana.

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