Con l’approvazione del terzo decreto correttivo Irpef-Ires, il governo Meloni introduce importanti novità fiscali che riguardano i familiari non a carico. Non si tratta di un ritorno delle detrazioni Irpef classiche, ma di un ampliamento del concetto di familiari fiscalmente rilevanti per accedere a numerose agevolazioni fiscali.
Il nuovo provvedimento, varato durante il Consiglio dei ministri del 14 luglio, modifica l’articolo 12 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), permettendo di includere nei beneficiari fiscali anche soggetti prima esclusi, come figli over 30, fratelli e sorelle conviventi e figli del coniuge deceduto.
Chi rientra tra i nuovi familiari fiscalmente agevolabili
Il nuovo testo stabilisce che, anche in assenza del diritto a una detrazione per carichi di famiglia, possono essere considerati rilevanti fiscalmente:
- il coniuge non separato legalmente;
- i figli, compresi quelli nati fuori dal matrimonio e riconosciuti;
- i figli adottivi, affiliati o affidati;
- i figli conviventi del coniuge deceduto;
- le persone indicate nell’articolo 433 del Codice Civile che convivono con il contribuente o ricevono da lui un assegno alimentare, anche in assenza di provvedimento giudiziario.
L’articolo 433 del Codice Civile elenca ulteriori figure come genitori, ascendenti, adottanti, generi, nuore, suoceri e fratelli (germani e unilaterali), tutti potenzialmente coinvolti nei nuovi benefici fiscali.
Non detrazioni Irpef, ma altre agevolazioni importanti
La modifica normativa non reintroduce direttamente le detrazioni Irpef per queste categorie, ma apre la possibilità di usufruire di agevolazioni fiscali alternative, come quelle per spese sanitarie, istruzione, o altre spese detraibili e deducibili in base al rapporto familiare.
Questa correzione arriva dopo un periodo di maggiore rigidità normativa, in cui molte di queste figure erano state escluse da qualsiasi forma di vantaggio fiscale. Ora, invece, si riconosce formalmente il valore del legame familiare anche quando non sussiste un effettivo carico economico diretto.
Limiti di reddito: chi resta a carico per l’Irpef
Rimane invariata la soglia di reddito per definire un familiare a carico dal punto di vista Irpef. È previsto un tetto massimo di 2.840,51 euro annui, o 4.000 euro per figli di età inferiore a 24 anni. Al di sotto di questi limiti, il familiare può ancora essere considerato fiscalmente a carico ai fini delle detrazioni Irpef.
Il commento del viceministro Leo: “Una riforma epocale del Fisco”
Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha definito il decreto un passaggio strategico nel percorso verso una profonda riforma fiscale italiana. “Stiamo costruendo un sistema moderno, competitivo e vicino ai cittadini”, ha affermato Leo. Il decreto Irpef-Ires rappresenta uno dei tasselli principali del nuovo impianto fiscale che il governo intende completare entro la legislatura.