Andy Byron licenziato

Andy Byron licenziato da Astronomer dopo lo scandalo “kiss cam” con l’amante

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Written by Redazione

21 Luglio 2025

Andy Byron licenziato da Astronomer: la “kiss cam” con Kristin Cabot al concerto dei Coldplay fa esplodere lo scandalo

Un semplice abbraccio ripreso da una “kiss cam” ha portato alle dimissioni (e poi al licenziamento) del CEO di una delle startup tech più promettenti d’America. Andy Byron, amministratore delegato di Astronomer, è stato ufficialmente sollevato dall’incarico dopo essere stato inquadrato al concerto dei Coldplay mentre abbracciava la collega Kristin Cabot, responsabile delle risorse umane della stessa azienda. Il caso ha fatto il giro del mondo, tra gossip, risvolti etici e riflessioni sul potere del riconoscimento facciale.

Il CEO di Astronomer travolto da uno scandalo virale

Per mesi, il volto di Andy Byron campeggiava sul sito ufficiale della compagnia. Ora, al suo posto, compare una dichiarazione ufficiale che conferma il licenziamento del CEO a seguito della bufera mediatica generata da una ripresa durante un concerto. La “kiss cam” lo ha immortalato mentre abbracciava affettuosamente la collega Kristin Cabot. Un gesto apparentemente innocuo che ha rivelato un legame extraconiugale tra i due.

La “kiss cam” e l’effetto domino mediatico

Quando Byron e Cabot si sono accorti di essere ripresi dalle telecamere, hanno cercato di nascondersi goffamente. Il gesto non è passato inosservato: il cantante Chris Martin ha ironizzato sulla scena durante lo show, alimentando il sospetto di una relazione segreta. Il video ha fatto il giro del mondo e la verità non ha tardato ad emergere.

La reazione online: moglie e social nel caos

La moglie di Byron ha rimosso il cognome da Facebook, poi ha cancellato i profili social. Anche per Kristin Cabot, la rete ha portato alla luce dettagli della sua vita privata: marito, figli, e una possibile separazione già in atto. Ma la questione non si è fermata al pettegolezzo.

Il danno per l’azienda e le misure immediate

Astronomer ha reagito in tempi rapidi: prima la sospensione di entrambi, poi il licenziamento di Byron e un’indagine interna. La società ha designato Pete De Joy, cofondatore ed ex chief product officer, come CEO ad interim, sottolineando l’impegno a mantenere standard etici elevati e una cultura aziendale sana.

Il nodo etico e lo squilibrio di potere

Una delle riflessioni più pungenti riguarda il ruolo di Cabot: in qualità di capo HR, avrebbe dovuto vigilare proprio sulle relazioni sentimentali tra colleghi, spesso scoraggiate o vietate. Il fatto che fosse coinvolta in una relazione con il suo superiore diretto ha acceso le critiche sull’asimmetria di potere e sull’opportunità etica della sua posizione.

Le false scuse virali e il caso “deep fake”

Una lettera di scuse attribuita a Byron ha iniziato a circolare online, in cui si denunciava la violazione della privacy. Ma l’azienda ha smentito: Byron non ha mai rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale. Il messaggio, secondo AFP, è stato diffuso da un profilo troll su X (ex Twitter), sollevando interrogativi sull’affidabilità delle informazioni online.

Il ruolo del riconoscimento facciale nel tracollo

La rapidità con cui i protagonisti del video sono stati identificati ha scatenato il dibattito sull’uso di software di riconoscimento facciale e sulla fragilità della privacy nell’era dei social. In pochi click, la vita privata di due manager è diventata una questione pubblica e globale.

Cosa resta di Astronomer dopo la bufera

Con una valutazione di 1,3 miliardi di dollari, Astronomer deve ora affrontare non solo una crisi reputazionale, ma anche una riflessione interna sul modello di leadership. In attesa degli sviluppi ufficiali, resta il segno profondo di come una serata apparentemente normale possa trasformarsi in un disastro d’immagine.

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