📍 Luogo: Fiumicino
Una tragedia ha scosso lo scalo romano di Fiumicino, dove un operaio di 64 anni ha perso la vita cadendo dal tetto di un’officina all’interno dell’aeroporto. L’uomo stava eseguendo un intervento tecnico per conto della Lazio Servizi Srl, incaricata di svolgere lavori per la Quick Turn Engine Center Europe Srl, azienda specializzata nella manutenzione di motori aeronautici.
L’incidente al varco 5: operaio precipita dal tetto e muore
L’incidente si è verificato nella zona del varco numero 5, una delle aree operative dell’aeroporto. Secondo quanto emerso, l’operaio stava svolgendo un’attività lavorativa sul tetto dell’officina quando, per cause ancora da chiarire, ha perso l’equilibrio ed è precipitato nel vuoto. La caduta è stata fatale.
Immediato l’intervento dei soccorsi, compreso l’elisoccorso e un’ambulanza del 118, ma le condizioni dell’uomo sono apparse da subito gravissime. I medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso sul posto.
Interviene la magistratura, si indaga sulla sicurezza
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i magistrati, che hanno avviato un’inchiesta per ricostruire la dinamica dei fatti. Al centro delle indagini, la presenza e l’effettivo utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, in particolare dei sistemi anticaduta, obbligatori in situazioni di lavoro in quota.
Le verifiche punteranno a chiarire se tutte le normative sulla sicurezza siano state rispettate e se ci siano responsabilità da parte delle aziende coinvolte, sia l’appaltatrice che l’affidataria dell’intervento.
La denuncia della Cgil: “Serve più responsabilità nei subappalti”
La Cgil di Roma e Lazio ha espresso cordoglio e indignazione per l’ennesima tragedia sul lavoro. “È fondamentale accertare se fossero presenti e correttamente utilizzati i dispositivi anticaduta”, ha dichiarato il sindacato, sottolineando come la catena degli appalti e subappalti rappresenti un punto critico nella tutela della sicurezza dei lavoratori.
“Serve un cambiamento culturale e normativo: occorre attribuire maggiori responsabilità alle aziende committenti, perché questa strage silenziosa deve finire. Chiediamo più regole, più controlli e più tutele”, ha aggiunto la Cgil, tornando a parlare anche del quesito referendario recentemente bocciato, che avrebbe esteso la responsabilità legale dei committenti in casi come questo.
I numeri degli infortuni nel Lazio: allarme sicurezza
La morte dell’operaio si inserisce in un contesto già drammatico: nei primi cinque mesi del 2025, nel Lazio sono stati denunciati 17.925 infortuni sul lavoro, con un incremento del 3,75% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le morti accertate sono già 29, a conferma di un trend preoccupante che continua a mietere vittime in ogni settore.
Il caso accaduto a Fiumicino riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto in contesti ad alto rischio come i cantieri aeroportuali. Intanto, la comunità aeroportuale e i colleghi della vittima si stringono attorno alla famiglia dell’operaio, travolta da un dolore immenso.