📍 Luogo: Striano
Rintracciato a Striano, in provincia di Napoli, il nucleo familiare fuggito dall’ospedale di Salerno con una neonata di 4 mesi positiva alla cocaina. I coniugi di origine marocchina, entrambi senza fissa dimora e con altri quattro figli a carico, si erano dati alla fuga nella mattinata del 23 luglio, dopo che la loro bambina – ricoverata in codice rosso al Ruggi d’Aragona di Salerno – aveva mostrato i primi segni di ripresa.
Il blitz risolutivo è avvenuto oggi intorno alle ore 15:30. I carabinieri della stazione di Striano hanno fatto irruzione in un albergo locale, dove i due si erano rifugiati con la piccola. Sul posto anche i vigili del fuoco di Nola, pronti a intervenire nel caso necessario forzare porte o finestre, nonché un’auto-medica della postazione di San Gennaro Vesuviano e un’ambulanza proveniente da San Giuseppe Vesuviano.
Neonata positiva – La fuga dopo il ricovero al Ruggi
La vicenda ha avuto inizio nella notte tra il 22 e il 23 luglio, quando la neonata era stata trasportata in gravi condizioni al pronto soccorso del Ruggi di Salerno. Secondo quanto riportato dal personale medico, la bambina era in stato soporoso e il suo arrivo in ospedale era avvenuto in codice rosso. I successivi esami tossicologici avevano rivelato un dato inquietante: la piccola era risultata positiva alla cocaina.
Ad accompagnarla in ospedale erano stati proprio i genitori, che avevano inizialmente collaborato con gli agenti della Polizia di Stato, subito intervenuti su richiesta dei medici. Tuttavia, il padre della neonata, dopo essere stato condotto in Questura per accertamenti, era tornato in ospedale solo poche ore dopo. A quel punto, insieme alla moglie, aveva deciso di fuggire con la figlia, ancora in osservazione ma in apparente miglioramento.
L’intervento delle forze dell’ordine
La fuga dei genitori ha immediatamente fatto scattare l’allarme. I medici del Ruggi hanno allertato le forze dell’ordine, segnalando l’allontanamento ingiustificato di una paziente neonata in condizioni cliniche delicate. Da quel momento, i carabinieri hanno avviato una corsa contro il tempo per rintracciare la coppia e mettere in salvo la bambina.
Dopo 48 ore di ricerche senza sosta, l’intervento odierno ha permesso di riportare la piccola sotto tutela. La bambina è stata affidata ai Servizi Sociali, mentre sono in corso indagini approfondite per accertare eventuali responsabilità penali da parte dei genitori, oltre che per comprendere le modalità dell’assunzione della sostanza stupefacente da parte della neonata.
La bambina ora è in salvo
Stando alle prime informazioni raccolte dai sanitari intervenuti, la neonata si trova attualmente in buone condizioni di salute, nonostante la gravità iniziale del quadro clinico. Il suo recupero è seguito con attenzione dalle autorità sanitarie e dai servizi competenti.
Sulla vicenda, che ha suscitato profondo sconcerto nell’opinione pubblica, vige il massimo riserbo da parte delle forze dell’ordine, che continuano a lavorare per far piena luce su quanto accaduto e sul contesto familiare della piccola.