virus West Nile

Seconda vittima del virus West Nile nel Lazio: morto un 77enne allo Spallanzani

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Written by Redazione

28 Luglio 2025

Virus West Nile: nuova vittima nel Lazio, si aggrava la situazione nella provincia di Latina con 28 casi accertati

Nel Lazio si registra la seconda vittima del virus West Nile. Un uomo di 77 anni è deceduto questa mattina all’ospedale Spallanzani di Roma, aggravando il bilancio dell’epidemia che da settimane preoccupa la regione, in particolare la provincia di Latina, dove si registra il maggior numero di casi.

Secondo decesso nel Lazio: chi era la vittima

La nuova vittima del virus è un 77enne con patologie croniche, già sottoposto in passato a un trapianto di cuore. L’uomo risiedeva in provincia di Latina e aveva trascorso un periodo a Baia Domizia, in provincia di Caserta, prima dell’aggravarsi delle sue condizioni.

Il decesso è avvenuto all’alba del 28 luglio presso l’Istituto Spallanzani di Roma, dove il paziente era ricoverato. Si tratta della seconda vittima accertata nella regione.

Il primo caso: Filomena Di Giovangiulio

Il primo decesso risale al 20 luglio. La vittima, Filomena Di Giovangiulio, 82 anni, era originaria di Nerola (provincia di Roma) ed era stata ricoverata con febbre e confusione mentale presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi.

Il decesso aveva già acceso i riflettori su un focolaio che si stava rapidamente espandendo nel basso Lazio.

Contagi in aumento: 28 casi confermati nel Lazio

Ad oggi, sono 28 i casi confermati di infezione da virus West Nile nel Lazio. Le zone più colpite restano i comuni della provincia di Latina, in particolare:

  • Aprilia
  • Cisterna di Latina
  • Fondi
  • Latina
  • Pontinia
  • Priverno
  • Sezze
  • Sabaudia

Contagi recenti sono stati segnalati anche nel litorale sud di Roma, nelle zone di Anzio e Nettuno.

Perché il virus si diffonde proprio in queste zone

Gli esperti spiegano che la proliferazione delle zanzare, vettori principali del virus, è favorita da stagni, canali e aree umide tipiche del territorio pontino. Inoltre, l’inverno particolarmente mite ha contribuito all’anticipata schiusa delle uova.

Secondo il professor Gianni Rezza, docente di Igiene all’università Vita-Salute San Raffaele, la presenza elevata di cornacchie e gabbiani – animali serbatoio del virus – contribuisce a diffonderlo.

Come si trasmette il virus West Nile

Il virus West Nile viene trasmesso all’uomo tramite la puntura della zanzara comune, dopo che questa ha punto un uccello infetto. Nella maggior parte dei casi la malattia è asintomatica o lieve, ma nei soggetti fragili può portare a gravi complicazioni neurologiche o, come in questi casi, alla morte.

L’allerta sanitaria è massima

Le autorità sanitarie regionali monitorano l’evoluzione della situazione. Si consiglia alla popolazione di:

  • Evitare il ristagno d’acqua
  • Proteggersi con repellenti e zanzariere
  • Segnalare eventuali sintomi sospetti in caso di febbre, dolori muscolari, o sintomi neurologici
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