Neonati morti a Bolzano: sospeso un detergente potenzialmente contaminato in via precauzionale in tutti gli ospedali dell’Alto Adige
Dopo la tragica morte di due neonati prematuri nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Bolzano, l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige ha deciso di sospendere in via precauzionale l’uso di un detergente per piatti potenzialmente contaminato in tutte le strutture ospedaliere della provincia.
Il batterio Serratia marcescens e la decisione dei Nas
I decessi sarebbero riconducibili a un’infezione da Serratia marcescens, un batterio che può causare gravi complicazioni nei pazienti più fragili, come i neonati prematuri.
La decisione di sospendere l’uso del detergente è stata presa su disposizione dell’Autorità giudiziaria, tramite l’intervento dei Nas, e riguarda tutti gli ospedali del territorio.
Sospensione a scopo precauzionale
In una nota ufficiale, l’Azienda Sanitaria (Asdaa) specifica che si tratta di un provvedimento cautelativo, in attesa degli esiti delle analisi e delle indagini in corso:
“La sospensione è stata disposta in via precauzionale, in attesa di ulteriori verifiche.”
Situazione stabile per gli altri neonati
Attualmente, nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Bolzano, restano ricoverati 10 neonati prematuri, le cui condizioni di salute sono stabili, come confermato dai sanitari.
Nessun rischio negli altri reparti
L’Azienda Sanitaria ha precisato che la situazione è limitata al reparto coinvolto e che il reparto di Ostetricia e tutti gli altri reparti dell’ospedale lavorano regolarmente:
“Non sono interessati da questa situazione e operano a pieno regime.”
Indagini in corso
Le analisi sono tuttora in corso per determinare se vi sia un legame diretto tra il detergente sospeso e la diffusione del batterio. Le autorità sanitarie restano in allerta, mentre la comunità segue con apprensione gli sviluppi.
La risposta sanitaria e istituzionale
La sospensione del detergente e il coinvolgimento dei Nas mostrano un approccio prudente e reattivo, in linea con i protocolli di sicurezza ospedaliera.