📍 Luogo: Roma
Ciro Di Palo, 18 anni, è morto dopo un impatto devastante su Via Prenestina, all’altezza dell’incrocio con via Pomigliano d’Arco. Stava guidando uno scooter Honda X-ADV 750, prestato da un amico, quando si è scontrato violentemente contro una Mazda GX3 guidata da un giovane di 25 anni. L’incidente, avvenuto nel pomeriggio del 4 settembre, ha sbalzato il giovane di diversi metri: giunto al Policlinico Tor Vergata, Ciro è deceduto dopo alcune ore di agonia. Il conducente dell’auto è indagato per omicidio stradale. È stata disposta l’autopsia sul corpo del ragazzo.
Una moto prestata, una curva fatale
Quel giorno, Ciro si è messo alla guida del potente scooter a noleggio tra amici: un mezzo moderno e veloce, capace di superare ampiamente i limiti urbani. In una zona trafficata della Capitale, anche un piccolo errore può trasformarsi in tragedia. Lo scontro con la Mazda è stato così violento da distruggere completamente la parte anteriore dell’auto e sbalzare il ragazzo per metri.
Chi era Ciro Di Palo: un giovane con la vita davanti
Ciro era un ragazzo di etnia sinti, residente a Roma. Amava le moto e la sensazione di libertà che dava la velocità. Il suo spirito libero e la voglia di crescere lo avevano legato a una comunità di amici e familiari che ora si riversa nel dolore. Una vita spezzata tra speranze e progetti, che meritava tempo per sbocciare.
Soccorsi e conseguenze immediate
Sul luogo dell’incidente sono intervenute le pattuglie della Polizia Locale VI Gruppo Torri e il personale medico del 118. Il conducente dell’auto è risultato negativo ai test su alcol e droga, ma l’indagine dovrà stabilire dinamica e responsabilità attraverso rilievi, testimonianze e immagini delle telecamere di zona.
Omni in corso: conflitto di responsabilità
L’indagine aperta per omicidio stradale dovrà chiarire se il giovane potesse evitare lo scontro, se la segnaletica fosse adeguata, se vi siano stati errori di manovra. La responsabilità può essere più complessa di quanto sembri: velocità, distrazione, condizioni stradali.
Comune e amici: un lutto che investe tutti
A Roma, la tragedia ha scosso la comunità: un ragazzo di 18 anni che sparisce nell’ora in cui doveva solo arrivare a destinazione. I messaggi di cordoglio si moltiplicano sui social, le strade si fanno testimoni mute del dolore di chi resta con la domanda: “Perché ti sei voluto mettere in pericolo con quel mezzo?” La rabbia e il dispiacere si mescolano in una supplica collettiva a vivere con più prudenza.
La voce degli adulti: prevenzione e controllo
Serve intervento: controlli di velocità, maggiori limiti per l’uso di mezzi potenti da parte di minorenni. Lo scooter, potente e veloce, non era adatto a un giovane con scarsa esperienza. Perché quando trafficano alberi e curve della città, anche un errore piccolo può essere letale.