📍 Luogo: Capri
Questa mattina, 12 settembre 2025, Capri è stata teatro di una tragedia improvvisa. Un uomo di 38 anni, originario dell’isola, è precipitato in un dirupo nella zona conosciuta come Punta Cannone.
Soccorsi immediati
Sul luogo dell’incidente sono accorse squadre del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) su richiesta della Polizia Municipale. È intervenuto anche l’elisoccorso 118 di Napoli: il medico è stato calato con verricello fino al punto della caduta. Purtroppo, per l’uomo non vi è stato nulla da fare: il decesso è stato constatato sul posto.
Il recupero della salma
Dopo che il magistrato ha dato l’autorizzazione, le squadre del CNSAS, con l’aiuto dei Vigili del Fuoco, hanno raggiunto il corpo posizionato sul fondo del dirupo. Usando tecniche su corda, la salma è stata imbarellata e calata fino a valle, dove è stata consegnata ai servizi funebri.
Cause e circostanze ancora da accertare
Le cause della caduta sono al momento sconosciute. Non è chiaro se si sia trattato di un incidente (scivolata, cedimento del terreno), di un malore che ha fatto perdere l’equilibrio, o di un altro fattore esterno. Le autorità locali stanno indagando per chiarire come sia avvenuta la tragedia.

Il luogo: Punta Cannone a Capri
Punta Cannone è una zona impervia dell’isola, con scogliere e sentieri vicini a dirupi; il rischio in queste aree è sempre elevato, specialmente se la conformazione del terreno è scoscesa o se i cordoli/pavimentazioni sono degradate o poco sorvegliate. Non è raro che incidenti analoghi avvengano in aree turistiche dove il fascino del paesaggio contrasta con la pericolosità del contesto.
Il senso della perdita
La morte improvvisa di un uomo giovane lascia sgomento nella comunità isolana. Familiari, residenti, autorità locali e turisti condividono il dolore. L’evento richiama l’attenzione sulla vulnerabilità umana, sull’importanza della prudenza, sulla necessità di controllo e manutenzione nei punti panoramici o zone a rischio che attirano persone.
Questa tragedia volta all’improvviso Capri verso un momento di riflessione: un 38enne perso, un dirupo che non perdona, soccorsi tempestivi ma impotenti. Resta la domanda di come prevenire: segnaletica, recinzioni, monitoraggio del territorio, informazione ai cittadini e turisti. E resta il dolore per una vita spezzata in un luogo bello ma pericoloso.