The Hole New York

The Hole: il quartiere dimenticato tra Brooklyn e Queens

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Written by Redazione

13 Settembre 2025

📍 Luogo: New York

New York è la città dei grattacieli e delle luci, il centro finanziario del mondo, la capitale della moda e del cinema. Eppure, basta spingersi lontano dai quartieri più celebrati per scoprire realtà che sembrano appartenere a un’altra epoca. Uno dei casi più emblematici è The Hole, un piccolo quartiere situato al confine tra Brooklyn e Queens, spesso dimenticato dalle guide turistiche e quasi sconosciuto perfino a molti newyorkesi.

Il suo nome, “il buco”, non è un vezzo linguistico ma una descrizione fedele: The Hole si trova infatti a un livello più basso rispetto alle zone circostanti, fino a tre metri sotto, con conseguenze devastanti per chi ci vive. Piogge e allagamenti sono all’ordine del giorno, le strade appaiono spesso dissestate e il quartiere ha sviluppato negli anni la fama di luogo isolato e marginale.

The Hole New York

Una posizione insolita

The Hole si estende lungo un’area di confine mal definita, incastrata tra East New York, a Brooklyn, e Ozone Park, nel Queens. Le sue strade sterrate, spesso coperte di acqua piovana stagnante, offrono un contrasto impressionante con i grandi viali che lo circondano. Da un lato i grattacieli lontani di Manhattan, dall’altro una manciata di case basse e malandate che sembrano resistere ostinatamente a un destino di abbandono.

Chi visita The Hole per la prima volta ha la sensazione di entrare in una bolla spazio-temporale: qui non ci sono i ristoranti alla moda, i negozi scintillanti o i rooftop bar che caratterizzano gran parte di New York. Ci sono invece strade vuote, silenzio e un senso di sospensione che affascina e inquieta allo stesso tempo.

Le origini di un quartiere dimenticato

La storia di The Hole è strettamente legata alla sua conformazione geografica. Sorto in un’area agricola mai urbanizzata completamente, il quartiere non ha mai avuto le infrastrutture adeguate di drenaggio e fognatura. Questo deficit strutturale, evidente sin dalle prime abitazioni costruite nella zona, ha reso impossibile un vero sviluppo urbano.

Negli anni Settanta e Ottanta, mentre gran parte di New York cercava di risollevarsi da crisi economiche e sociali, The Hole rimaneva un’area tagliata fuori. Mancavano investimenti, i servizi erano scarsi e il quartiere divenne sinonimo di degrado. La sua posizione isolata lo rese terreno fertile per attività criminali e per lungo tempo il nome “The Hole” evocò nelle cronache più nera che mai.

The Hole New York

Le difficoltà quotidiane

Vivere a The Hole non è semplice, e lo testimoniano gli stessi residenti. La mancanza di un sistema fognario efficiente trasforma ogni pioggia in un incubo: le strade si allagano facilmente, creando veri e propri stagni che rendono difficile persino uscire di casa.

Molte abitazioni sono piccole, costruite in legno o materiali economici, e non sempre in buone condizioni. L’isolamento fisico del quartiere si accompagna a una sensazione di isolamento sociale: chi vive qui parla spesso di una New York che non si ricorda della loro esistenza.

Il contrasto con il resto della città è netto. Basta prendere un autobus o percorrere poche centinaia di metri per ritrovarsi immersi nel traffico, nei negozi e nella frenesia tipica della metropoli. Ma dentro The Hole il ritmo rallenta, e con esso si percepisce la distanza da quel sogno americano che altrove sembra ancora possibile.

La reputazione oscura

The Hole è diventato famoso anche per le storie, spesso fosche, legate alla criminalità organizzata. Negli anni Ottanta e Novanta, alcune indagini dell’FBI individuarono in quest’area uno dei possibili luoghi di sepoltura della mafia italo-americana.

Questo alone oscuro ha contribuito a rendere The Hole un quartiere circondato da un’aura di mistero e paura. Una sorta di terra di nessuno, lontana dalle rotte turistiche e spesso evitata persino dai newyorkesi stessi.

The Hole New York

The Hole oggi: tra abbandono e curiosità

Negli ultimi anni, The Hole è diventato oggetto di interesse da parte di fotografi, documentaristi e artisti urbani. Le sue strade allagate, le case basse circondate da pozzanghere e l’atmosfera surreale lo hanno reso un soggetto perfetto per raccontare l’altra faccia di New York.

Nonostante questo rinnovato interesse, la situazione infrastrutturale rimane complicata. I progetti di riqualificazione avanzano lentamente e i residenti continuano a convivere con problemi cronici. Tuttavia, alcuni segnali di cambiamento ci sono: nuove comunità artistiche si stanno interessando alla zona, e l’aumento di attenzione mediatica potrebbe spingere le autorità a investire maggiormente.

Visitare The Hole: un’esperienza fuori dal comune

Chi decide di visitare The Hole deve sapere che non si tratta di un’attrazione turistica tradizionale. Non ci sono musei, ristoranti né tour organizzati. È un luogo che va esplorato con cautela e rispetto, ricordando che si tratta pur sempre di un quartiere abitato.

Passeggiare per le sue strade significa immergersi in una New York cruda, lontana dalle cartoline. Significa capire che dietro la patina scintillante della metropoli esistono realtà fragili, spesso ignorate. Significa anche guardare in faccia le disuguaglianze di una città che offre tanto, ma non a tutti allo stesso modo.

The Hole New York

Un simbolo della contraddizione newyorkese

The Hole rappresenta, nel suo piccolo, una metafora della città intera. New York è infatti il luogo delle grandi opportunità, ma anche delle profonde disparità. È la capitale dei grattacieli, ma custodisce al suo interno quartieri che sembrano appartenere a un altro mondo.

Visitare o anche solo conoscere la storia di The Hole significa ricordarsi che New York non è fatta soltanto di Broadway, di Times Square e di Central Park. È una città che vive di contrasti, che alterna opulenza e abbandono, modernità e marginalità.

The Hole è molto più di un quartiere dimenticato: è una finestra sulle contraddizioni di New York

La sua storia, fatta di isolamento e difficoltà, racconta la fragilità di una metropoli che spesso dimentica i suoi angoli più deboli. Ma al tempo stesso, The Hole è anche un simbolo di resilienza, di comunità che resistono e che cercano di ritagliarsi uno spazio in una città che sembra voltare lo sguardo altrove.

Chi ama scoprire l’anima autentica dei luoghi non può ignorare questa storia. Forse non diventerà mai una tappa da cartolina, ma The Hole ci ricorda che anche nelle ombre più profonde si cela un pezzo fondamentale della vera New York.

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