Duccio è un cane di 8 anni, ex cane da caccia abbandonato nelle campagne toscane. Viveva con 30 vermi nematodi nel cuore a causa della filaria cardiopolmonare, una malattia parassitaria grave. Il 12 settembre è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico durante il quale sono stati rimossi 25 di questi vermi. Tuttavia restano ancora 5 vermi che verranno trattati con terapia farmacologica. Ora Duccio è in prognosi riservata: le prossime 48 ore sono decisive.
Che cos’è la filaria
La filaria (o filariosi cardiopolmonare) è una malattia causata da Dirofilaria immitis, un nematode parassita che può infestare i cani tramite punture di zanzare infette. I vermi adulti possono abitare nel cuore e nelle arterie polmonari, provocando infiammazione, insufficienza cardiaca, problemi respiratori e, nei casi gravi, morte. Senza diagnosi precoce e trattamento adeguato, l’infestazione può diventare letale.
La scoperta e l’intervento su Duccio
Duccio era in condizioni critiche quando è stato trovato dai volontari del canile Parco Canile “La Valle Incantata” di Lajatico (Pisa). Si sospettava fin da un po’ della malattia, ma la diagnosi certa è arrivata solo con esami specifici. A causa dell’estensione dell’infestazione — 30 vermi — è stato necessario un intervento chirurgico complesso. Durante l’operazione, durata ore, sono stati rimossi 25 vermi, mentre 5 sono rimasti nel cuore e verranno trattati con farmaci antiparassitari specifici. Le condizioni immediate dopo l’intervento sono molto delicate.

Prognosi e fase critica
Duccio ora è seguito dai volontari del canile, sotto osservazione continua. Le prossime 48 ore sono considerate vitali: in questo arco di tempo si potrà capire se l’intervento ha avuto successo, se il cuore e il sistema circolatorio reggono lo stress, se la terapia farmacologica riuscirà a debellare i vermi residui senza causare danni irreversibili. Complicazioni possibili includono insufficienza cardiaca, shock cardiopolmonare, reazioni al farmaco.
Il ruolo dei volontari e l’importanza delle cure veterinarie
Il fatto che Duccio sia un trovatello abbandonato accentua la difficoltà: non sempre cani randagi o ex cani da caccia ricevono cure tempestive. Il canile di Lajàtico ha fatto da punto di riferimento per salvargli la vita, organizzando l’intervento chirurgico, il post-operatorio e la terapia. È un esempio di come la solidarietà e le competenze veterinarie possano fare la differenza in casi estremi.
Prevenzione e consigli per chi ha cani
Per evitare che altri cani arrivino a condizioni così gravi, è fondamentale:
- vaccinazioni e controlli regolari con esami del sangue, ecografie cardiache nei cani a rischio;
- uso di profilassi antiparassitaria preventiva (spray, gocce, pillole) soprattutto in zone dove la filaria è endemica;
- attenzione ai sintomi: difficoltà respiratorie, tosse persistente, intolleranza all’attività fisica;
- intervenire appena possibile; i casi avanzati richiedono interventi complessi e rischiosi.
Duccio è diventato il simbolo di una lotta che molti cani devono affrontare in silenzio: la filaria non è solo un rischio, è una malattia che può distruggere il cuore se non viene fermata in tempo. Ora che 25 vermi sono stati rimossi, resta il compito arduo di affrontare i 5 residui con la terapia farmacologica, e di sperare che il corpo del cane regga. Le prossime 48 ore saranno decisive. Duccio non è solo un cane da caccia abbandonato: è un sopravvissuto che ha bisogno della cura e dell’attenzione di chi crede che ogni vita meriti rispetto.


