Le cose che si facevano solo nei paesi e oggi non esistono più raccontano un’Italia sparita ma ancora viva nei ricordi di molti
C’era un’Italia fatta di piazze, profumi di pane caldo e vicini che erano quasi famiglia: oggi molte di quelle cose che si facevano solo nei paesi non esistono più, travolte dalla vita moderna e dall’individualismo. Ma nei ricordi di tanti, restano momenti semplici, autentici e carichi di significato.
Il forno comune dove si cuoceva il pane di tutte le famiglie
Ogni settimana le donne del paese impastavano in casa, poi portavano il pane da cuocere nel forno comune. Il pane veniva segnato con una X o con un rametto per distinguerlo. Un gesto di condivisione e fiducia che purtroppo oggi non esiste più.
Le sedie fuori casa al tramonto: il salotto all’aperto
Ogni sera d’estate, le sedie venivano sistemate davanti all’uscio, un’usanza tra le cose che si facevano solo nei paesi e oggi non esistono più. Si parlava, si rideva, si commentava la giornata. Era il social network di una volta, ma senza notifiche.
Le veglie a casa dei malati o dei defunti
La comunità si stringeva attorno a chi soffriva. Si vegliava, si pregava, si portava da mangiare. Era una delle cose che si facevano solo nei paesi, cose che oggi non esistono più, un modo per non lasciare mai solo nessuno.
Il suono delle campane che scandiva la giornata
Non servivano orologi: il rintocco delle campane segnalava l’inizio del lavoro nei campi, l’ora di pranzo, la fine della giornata. Una sinfonia antica, tra quelle cose che si facevano nei paesi e che oggi non esistono più.
Le feste di paese con le bancarelle e i balli in piazza
La festa patronale era un evento attesissimo: luci, musica, bancarelle, palloncini. E poi i balli: liscio, tarantelle, fisarmoniche. Anche questo era una delle cose che si facevano solo nei paesi e oggi non esiste più. Tutti in piazza, nessuno escluso.
Le chiavi lasciate sulla porta senza paura
In paese non c’era bisogno di chiudere a chiave. Si entrava con un colpo sulla porta e un “permesso!”. Una delle cose che si facevano nei paesi che oggi non esistono più, ma che era la normalità.
I panni stesi in strada, senza vergogna
Ogni vicolo era un’esplosione di lenzuola, camicie e grembiuli. Nessuno si vergognava: era la vita che si mostrava in modo spontaneo, una delle tante cose che si facevano solo nei paesi.
I bambini che giocavano per strada fino al calar del sole
Niente tablet, niente telefoni. Tra le cose che si facevano solo nei paesi, i bambini giocavano a nascondino, campana, palla avvelenata. Le strade erano sicure, la libertà era vera.
Le cose che si facevano solo nei paesi e oggi non esistono più parlano di un’Italia autentica, fatta di legami veri e di gesti semplici. Ricordarle non è solo nostalgia: è custodire una parte profonda della nostra identità.