A quasi vent’anni dal film culto del 2006 (Il diavolo veste Prada), ecco il sequel ufficiale: Il diavolo veste Prada 2, in arrivo il 1° maggio 2026. Con la regia di David Frankel e la sceneggiatura di Aline Brosh McKenna, il progetto riunisce protagoniste iconiche (Streep, Hathaway, Blunt, Tucci) insieme a nuove stelle del cinema e del mondo media, immedesimando un confronto tra passato e presente, tradizione e digitale.
Un sequel atteso… più che mai
Dopo il successo globale del primo capitolo, il sequel sembrava improbabile lungo anni. Nel 2024, la Disney avvia il progetto, chiamando di nuovo regista, sceneggiatrice e cast originale. La notizia scuote l’universo cine-fan: moda, satira sociale e performance superiori tornano in scena.
Cast da sogno: ritorni e new entry
Il titolo porta sul grande schermo le interpreti storiche:
- Meryl Streep interpreta ancora Miranda Priestly, fascino glaciale e autorità implacabile.
- Anne Hathaway riprende il ruolo di Andy Sachs, ora evoluta professionalmente e stilisticamente.
- Emily Blunt ritorna come Emily Charlton, da assistente a potente manager.
- Stanley Tucci è ancora Nigel, anima ironica del fashion.
A loro si aggiungono: - Kenneth Branagh nel ruolo del consorte di Miranda Priestly.
- Volti contemporanei del cinema: Simone Ashley, Lucy Liu, Justin Theroux, B. J. Novak, Pauline Chalamet, Rachel Bloom, Patrick Brammall, Sydney Sweeney e altri.
Trama e contesto narrativo
Lo script, basato sul romanzo Revenge Wears Prada di Lauren Weisberger, aggiorna il racconto al presente: l’editoria cartacea è in crisi. Miranda, sempre potente, vede in Emily, oggi dirigente di un gruppo luxury e responsabile della pubblicità, una minaccia e un alleato necessario. Rinascono conflitti, alleanze e stile.
Dove e quando: la produzione prende forma
Le riprese partono a fine giugno 2025 a New York, tra set all’aperto e location iconica. Il 1° maggio 2026 è la data fissata per il debutto americano (e canadese).
Moda come linguaggio narrativo
Il sequel è un’estasi di moda: griffe altisonanti come Dior, Chanel, Gaultier e Monse dominano nei look. Le prime immagini dal set mostrano un maglione ceruleo stiloso di Anne Hathaway, look raffinati (completi gessati, perle) che definiscono Andy come una donna evoluta.
Emozione e nostalgia sul set
Emily Blunt riflette sull’affetto profondo per il primo film, che oggi è “un patrimonio emotivo” per lei e le sue colleghe. Ritrovarsi sul set è stato carico di sentimenti, nostalgia e rispetto per il legame costruito con il pubblico in questi anni.
E la moda impone uno shock: tornare a indossare tacchi e haute couture è stato per Blunt un “risveglio brusco”, tra ironia e dedizione.
Andy 2.0: la nuova era di Hathaway
Anne Hathaway mostra Ansatz moderno di Andy Sachs: stile senza tempo, sicurezza fluida. Su TikTok, la Hathaway con un maglione ceruleo ha già catturato l’attenzione, condensando fascino e memorabilità.
Camei e curiosità meta-cinematografica
Il set del sequel è popolato da cameo esclusivi: Tina Brown, ex direttrice di Vanity Fair e New Yorker; la giornalista tech Kara Swisher; l’analista Molly Jong-Fast; il musicista Jon Batiste; Paige DeSorbo (da Summer House), e forse anche Sydney Sweeney. Il film si fa così specchio attuale della cultura media.
Il sequel come fenomeno generazionale
Più di un sequel: è uno specchio della trasformazione tra carta e digitale, old media vs new media. È un confronto tra personaggi televisivi iconici e nuove star, tra eleganza classica e identità contemporanea.
Il diavolo veste Prada 2 non è solo un sequel, ma un evento culturale. Raccoglie un’eredità cinematografica diventata cult, aggiornandola con consapevolezza, stile e nuove energie. Il pubblico aspetta con trepidazione, pronto a emozionarsi di nuovo… e a tifare per il ritorno di Andy, Miranda, Emily e Nigel. Un invito a ridire, con moda e ironia, che il campo di battaglia della vita è cambiato… e anche noi.