Mario Balotelli a Belve racconta gli insulti razzisti, l’esultanza “tamarrata”, la figlia Pia e le differenze con Ronaldo
Mario Balotelli è stato ospite di Belve nella puntata andata in onda martedì 27 maggio su Rai 2. Intervistato da Francesca Fagnani, l’ex enfant prodige del calcio italiano si è raccontato con sincerità, ironia e qualche stoccata velenosa. Dal razzismo subìto agli inizi, alla paternità della figlia Pia, passando per i suoi rimpianti calcistici e la decisione, oggi, di guardare altrove: “Il calcio è un mondo finto”.
Mario Balotelli a Belve racconta la sua verità
Durante l’intervista, Balotelli ha dichiarato con fierezza:
“Non ho nulla da invidiare a Messi e Ronaldo”.
Quando Fagnani lo incalza chiedendo perché, allora, Cristiano Ronaldo ha vinto 5 Palloni d’Oro, la risposta spiazza:
“Lui si massacra di allenamenti, io no. E poi c’ha più soldi!”.
Il razzismo e l’episodio delle banane a Roma
Il calciatore ha raccontato anche un episodio scioccante vissuto nella capitale:
“A Roma due persone mi lanciarono delle banane. Non credo che lo rifarebbero… penso se lo ricordino!”, ha detto ridendo.
Il rapporto con Mourinho e… con Totti
Parlando del suo ex allenatore José Mourinho, ha confessato:
“Io e Mourinho eravamo due teste di cavolo, ma lui come carattere è peggio di me!”.
Sul peggior fallo ricevuto nella carriera, invece:
“Da Totti! Gli ho scritto: perché mi hai dato un calcio? E lui: manco ti ho preso bene”.
L’esultanza “tamarrata” del 2012
Balotelli non si tira indietro neppure quando si parla del passato glorioso. Sulla famosa esultanza con i muscoli tesi a Euro 2012:
“È stata una tamarrata!”, ha ammesso con autoironia.
Il fallimento dell’Italia ai Mondiali 2014
Sul flop dell’Italia ai Mondiali brasiliani ha le idee chiare:
“Si gioca in undici. Tanti sono grandi e grossi ma si nascondono facilmente…”.
La figlia Pia e la richiesta del test del DNA
Non manca un passaggio toccante sulla relazione con Raffaella Fico e la controversa vicenda della paternità della figlia Pia:
“Sì, rifarei la richiesta del test del DNA. Non ci vedevamo da mesi. Mi dispiace per mia figlia, ma che altro potevo fare?”.
Futuro: America e addio al calcio
Balotelli ha dichiarato che la sua avventura nel calcio è quasi alla fine. Dopo la parentesi al Genoa – scelta definita “sbagliata per il tipo di società” – guarda agli Stati Uniti:
“Giocherò ancora due o tre anni. Poi sarà un trauma atletico, ma quello che ruota attorno al calcio non mi mancherà”.
Con il solito stile diretto, Mario Balotelli a Belve ha messo in scena un mix di confessioni, provocazioni e malinconia. Il talento che “avrebbe potuto fare di più” – come lui stesso ammette – continua a far discutere e riflettere.