Raffaella Carrà oggi avrebbe compiuto 82 anni, ma il suo spirito vive ancora nella memoria collettiva degli italiani e del pubblico internazionale. Showgirl, cantante, ballerina, attrice, conduttrice e rivoluzionaria del costume: Raffaella è stata tutto questo e molto di più. Con il suo caschetto biondo e il sorriso sempre acceso, ha segnato un’epoca e continua a essere amata da generazioni diverse.
Gli esordi tra danza e cinema: il talento precoce di una bambina determinata
Nata a Bologna il 18 giugno 1943, da padre romagnolo e madre siciliana, Raffaella Carrà (all’anagrafe Raffaella Pelloni) cresce senza una figura paterna stabile, ma circondata da donne forti che le trasmettono indipendenza e tenacia. A soli otto anni si trasferisce a Roma per studiare danza e cinema. Frequenta l’Accademia Nazionale di Danza e poi il Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si forma artisticamente. Il debutto nel cinema arriva presto, con un piccolo ruolo nel film Tormento del passato del 1952.
Raffaella Carrà – Il boom con Canzonissima e lo scandalo dell’ombelico scoperto
Il grande successo arriva nel 1970 con Canzonissima, dove affianca Corrado e lancia la sigla “Ma che musica maestro”. Ma è il suo abbigliamento a fare scalpore: per la prima volta, in prima serata su Rai 1, una donna mostra l’ombelico. Un gesto che all’epoca fa gridare allo scandalo, ma che oggi è riconosciuto come simbolo di emancipazione femminile. L’anno dopo torna con il celebre Tuca Tuca, ballato con Enzo Paolo Turchi. Nonostante le critiche, Raffaella non arretra: «Sapevo che rischiavo, ma ho voluto rompere gli schemi».
Il successo internazionale e l’immagine della donna libera
La carriera di Raffaella Carrà non conosce confini. Conquista il cuore del pubblico spagnolo e latinoamericano grazie a programmi come Carramba che sorpresa e canzoni entrate nella leggenda come Tanti Auguri, Rumore, Fiesta. Il suo carisma, l’ironia e la capacità di reinventarsi la rendono un’icona anche oltre lo spettacolo.
Raffaella Carrà, icona LGBTQ+ e pioniera del rispetto delle diversità
Nel 1978 con il brano Luca, Raffaella affronta un tema mai trattato prima in TV: l’omosessualità. Diventa così un punto di riferimento per la comunità LGBTQ+. Lei stessa, in un’intervista, disse: «Non so perché mi amano così tanto, ma è il miglior premio che potessi ricevere». La sua immagine libera e inclusiva l’ha resa un faro di speranza per chi si sentiva diverso.
Raffaella Carrà, una vita tra amori celebri e profonde ferite personali
Tra i suoi amori più importanti ci sono Gianni Boncompagni, con cui condivide un legame profondo per oltre un decennio, e Sergio Japino, suo compagno di vita fino agli anni ’90. Da giovane fu anche corteggiata da Frank Sinatra e visse una lunga relazione con il calciatore Gino Stacchini. Dietro il suo sorriso, però, si nascondeva anche un passato complesso: «Fino a 18 anni non mi sono lasciata toccare da nessuno. Mio padre era inaffidabile e voleva controllarmi», raccontava.
L’impegno nel sociale: 150mila adozioni a distanza grazie al programma Amore
Nel 2006 porta in prima serata su Rai 1 il tema delle adozioni a distanza con il programma Amore, contribuendo a far adottare a distanza oltre 150mila bambini. Un impegno concreto, lontano dai riflettori, che dimostra il cuore generoso della Carrà.
Raffaella Carrà, la malattia affrontata in silenzio e la morte nel 2021
Raffaella Carrà muore il 5 luglio 2021 all’età di 78 anni, dopo aver lottato in silenzio contro un tumore ai polmoni. La notizia della sua scomparsa ha commosso il mondo intero. Ha scelto di vivere la malattia con discrezione, come sempre aveva fatto anche con la sua vita privata.
Il ricordo di Cristiano Malgioglio: «A lei devo tutto»
Tra i tanti che l’hanno ricordata, spiccano le parole commosse di Cristiano Malgioglio: «Quando se n’è andata, è stato un colpo al cuore. Non dimenticherò mai l’ultimo messaggio che mi ha mandato: “Rimani come sei, perché quando arrivi tu, la TV cambia colore”».
Raffaella Carrà, un’eredità senza tempo
Raffaella Carrà è stata e resta un simbolo di libertà, coraggio, talento e generosità. Oggi, nel giorno in cui avrebbe compiuto 82 anni, il suo ricordo è più vivo che mai. È stata una donna che ha cambiato la storia della televisione e che ha saputo parlare al cuore di milioni di persone, senza mai alzare la voce.