📍 Luogo: Israele
La tensione in Medio Oriente ha raggiunto un nuovo picco. Israele ha intensificato i raid in Iran, provocando una grave crisi diplomatica e un’escalation militare che potrebbe trasformarsi in conflitto su larga scala. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che colpirà “qualsiasi sito e obiettivo” del regime iraniano, mentre l’Iran ha dichiarato di aver abbattuto un ulteriore caccia F-35. Intanto, i colloqui sul nucleare tra Teheran e Washington si sono fermati, ritenuti “ingiustificabili” mentre piovono missili sulle città iraniane.
Colloqui interrotti tra Iran e USA: «Inutile trattare mentre ci bombardano»
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato che non ci sono più le condizioni per proseguire i colloqui con gli Stati Uniti. Una linea dura confermata anche dal portavoce del ministero, che accusa apertamente Washington di sostenere i raid israeliani. “Non possiamo parlare di pace mentre le nostre città vengono bombardate”, ha affermato. In questo clima, le speranze di una soluzione diplomatica sembrano ridotte al minimo.
IDF: “Uccisi 9 scienziati nucleari iraniani” e preparativi per nuovi bombardamenti
L’esercito israeliano (IDF) ha annunciato di aver ucciso nove scienziati coinvolti nel programma nucleare iraniano. L’operazione sarebbe stata resa possibile da una precisa attività di intelligence. Il portavoce delle IDF ha affermato che questi attacchi rappresentano un duro colpo per la capacità dell’Iran di sviluppare armi nucleari. Nel frattempo, oltre 50 battaglioni di soccorso sono stati mobilitati in Israele, mentre l’intero Comando del Fronte Interno è operativo.
Teheran: “Abbattuto un altro F-35 israeliano”
L’Iran ha annunciato di aver abbattuto un terzo caccia F-35 israeliano. Il pilota si sarebbe eiettato, ma non si hanno notizie certe sul suo stato. Ieri, le forze iraniane avevano già comunicato l’abbattimento di altri due aerei da guerra, con la presunta cattura di un pilota. Israele ha smentito queste affermazioni, ma le tensioni aumentano di ora in ora.
Raid a Teheran: 60 morti, tra cui 20 bambini
Secondo la stampa iraniana e la CNN, un attacco israeliano ha colpito un edificio residenziale a Teheran causando 60 morti, tra cui almeno 20 bambini. Le immagini trasmesse dalle televisioni locali mostrano operai intenti a rimuovere detriti da un edificio di 14 piani nel complesso di Shahrak-e Shahid Chamran. La tragedia ha scatenato un’ondata di rabbia in tutto il Paese.
Telefonata Putin-Trump: “Escalation pericolosa in Medio Oriente”
La crescente tensione ha spinto anche il presidente russo Vladimir Putin e l’ex presidente statunitense Donald Trump a confrontarsi telefonicamente per circa 50 minuti. Al centro della conversazione, secondo quanto riferito dal Cremlino, c’è stata la “pericolosa escalation” in Medio Oriente. Trump ha espresso anche preoccupazione per l’impatto che questo conflitto potrebbe avere sul fronte ucraino, auspicando un rapido ritorno ai negoziati.
Tajani: “L’Italia chiede de-escalation e dialogo”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che l’Italia è in prima linea per favorire una de-escalation e sostiene pienamente i negoziati tra USA e Iran. “Non può esserci ambiguità: l’Iran non deve dotarsi dell’atomica”, ha ribadito. Tajani ha anche rivelato che, secondo l’intelligence israeliana, Teheran potrebbe disporre di 10 testate nucleari entro sei mesi.
Gaza diventa fronte secondario, Teheran obiettivo principale
L’esercito israeliano ha confermato che Gaza è attualmente considerato un fronte secondario, con la priorità spostata su Teheran. L’IDF ha affermato che è stata creata una rotta sicura verso la capitale iraniana, dove i caccia possono operare liberamente.
Il mondo osserva con timore
La comunità internazionale segue con apprensione l’evolversi della situazione. L’intera regione mediorientale rischia di sprofondare in una nuova guerra su vasta scala, con conseguenze potenzialmente devastanti non solo per il Medio Oriente, ma per gli equilibri globali.