Stop auto diesel

Stop alle auto diesel Euro 5: ecco dove e fino a quando non potranno circolare

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Written by Irene Vitturri

10 Giugno 2025

Dal 1° ottobre 2025 entrerà in vigore una misura restrittiva che interessa milioni di automobilisti: lo stop alla circolazione delle auto diesel Euro 5 nei comuni con oltre 30mila abitanti di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Il provvedimento, stabilito dal decreto legge del 12 settembre 2023 n.121, punta a ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria nei grandi centri urbani del bacino padano, una delle aree più critiche d’Europa sotto il profilo ambientale.

Il divieto sarà valido nei giorni feriali dalle ore 8:30 alle 18:30, e durerà fino ad aprile 2026, salvo modifiche legislative future.

Chi è interessato dallo stop: le caratteristiche delle auto Euro 5

A rientrare nel blocco sono tutte le autovetture e i veicoli commerciali (N1, N2, N3) alimentati a diesel di categoria Euro 5, ovvero quelli immatricolati tra il 1° gennaio 2011 e il 31 dicembre 2015. La classe ambientale di un veicolo è indicata nel libretto di circolazione, alla voce V.9.

Le classi ambientali stabilite dalle normative europee sono:

  • Euro 1: dal 01/01/1993
  • Euro 2: dal 01/01/1997
  • Euro 3: dal 01/01/2001
  • Euro 4: dal 01/01/2006
  • Euro 5: dal 01/01/2011
  • Euro 6: dal 01/01/2015

Chi non conosce la classe ambientale del proprio veicolo può verificarla anche online, tramite il sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Stop auto diesel – Le polemiche politiche: Salvini attacca il Green Deal europeo

Il provvedimento ha suscitato forti critiche da parte di alcune forze politiche. In particolare, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha duramente criticato la misura e ha annunciato un possibile emendamento per bloccare o modificare il divieto.

“Non è normale che milioni di italiani non possano più circolare con una Euro 5,” ha dichiarato Salvini. “La Lega sta lavorando per un emendamento da inserire nel decreto Infrastrutture. Questa è l’ennesima follia europea figlia del Green Deal approvato dalla Commissione von der Leyen.”

Obiettivo: aria più pulita e meno CO2

Secondo le istituzioni europee e nazionali, il divieto rientra in una strategia più ampia di transizione ecologica e riduzione delle emissioni nocive. La Commissione UE e le regioni coinvolte sostengono che, per ridurre il particolato e gli ossidi di azoto, è necessario limitare l’uso dei veicoli più inquinanti, anche se recenti.

Nel frattempo, resta aperta la discussione tra esigenze ambientali e sostenibilità sociale, soprattutto per i cittadini che non possono permettersi l’acquisto di veicoli meno inquinanti.

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