Trump e Elon Musk ai ferri corti: tra accuse, minacce e retroscena clamorosi, si chiude l’era del “first buddy” alla Casa Bianca.
È ufficialmente scoppiata la guerra tra Donald Trump e Elon Musk. Dopo mesi di segnali ambigui, la loro alleanza si è dissolta in un crescendo di attacchi reciproci, accuse clamorose e scontri su temi centrali come bilancio federale, politica economica e gestione del potere. L’ex “first buddy” del presidente è ora il suo nemico numero uno.
Da alleati strategici a nemici pubblici
Il legame tra Trump e Musk si era rafforzato dopo il fallito attentato contro l’ex presidente nel luglio 2024. Musk, inizialmente scettico verso Trump, passò al sostegno totale, lanciando un comitato d’azione politica e partecipando attivamente alla campagna elettorale.
Il ruolo di Musk alla Casa Bianca
Trump lo nominò persino “special government employee”, affidandogli la guida del DOGE – Department of Government Efficiency. Durante quei mesi, Musk fu onnipresente: salì sull’Air Force One, dormì nella Lincoln Bedroom e portò la sua Tesla fin dentro la Casa Bianca.
Le prime crepe nell’alleanza
Ma già a maggio 2025 i segnali di crisi erano visibili. Musk si dimise dal suo incarico, criticando i dazi voluti da Trump e firmando un discusso accordo con Sam Altman (OpenAI), rivale storico e figura osteggiata dal presidente. Un episodio vissuto come tradimento.
Il siluramento di Isaacman e la vendetta politica
A peggiorare i rapporti, la rimozione di Jared Isaacman alla guida della NASA. Isaacman era uomo di Musk, e la sua estromissione viene letta come una ritorsione diretta del presidente, deciso a epurare i “fedelissimi” del miliardario.
Il “Big Beautiful Bill”: la miccia che fa esplodere tutto
La rottura definitiva si consuma sulla legge di bilancio. Musk attacca duramente il “Big Beautiful Bill”, definendolo “una disgustosa abominazione” e accusando Trump di averlo approvato di nascosto, ignorando il parere dei suoi ex alleati.
Le accuse reciproche: Epstein e impeachment
La reazione di Trump è furiosa:
“Gli ho fatto vincere le elezioni e lui mi volta le spalle!”
Musk contrattacca insinuando che il nome di Trump sia presente nei file Epstein, e accusa il presidente di volerlo danneggiare economicamente. Sui social, lancia frecciate sarcastiche e supporta apertamente un’ipotesi d’impeachment.
Una faida pubblica nel mezzo della scena politica
Lo scontro tra Trump e Musk non è solo personale: è una crisi istituzionale che rischia di condizionare l’intera politica americana. L’incontro con il cancelliere tedesco Friedrich Merz viene oscurato dallo scontro sui social, trasformando la diplomazia internazionale in teatro di vendette private.