Latina, 17enne muore dopo caduta dal balcone: si indaga su un gesto volontario legato a una bocciatura scolastica
Una tragedia ha scosso la città di Latina nelle ultime ore: una ragazza di 17 anni è morta nella notte all’ospedale Santa Maria Goretti dopo essere precipitata dal quinto piano della sua abitazione. Le forze dell’ordine ipotizzano un gesto volontario legato a una recente bocciatura scolastica.
La caduta dal balcone e il ricovero d’urgenza
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio del 29 agosto, quando la giovane è precipitata dal balcone della sua casa situata al quinto piano di un palazzo a Latina. Le condizioni della ragazza sono apparse subito disperate: trasportata d’urgenza in ambulanza al Santa Maria Goretti, è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico.
Il decesso nella notte nonostante i tentativi dei medici
Dopo l’operazione, la ragazza era stata ricoverata nel reparto di Rianimazione, ma purtroppo le sue condizioni erano troppo gravi. È morta nella notte del 30 agosto, lasciando nello sconforto la sua famiglia e tutta la comunità pontina.
Le indagini in corso e l’ipotesi degli inquirenti
Sull’accaduto indagano gli agenti della questura di Latina, che stanno cercando di ricostruire la dinamica dei fatti. Al momento, l’ipotesi più accreditata è quella di un gesto volontario, forse legato a una bocciatura scolastica.
Una bocciatura per il secondo anno consecutivo
Secondo quanto trapelato, la ragazza avrebbe subito una bocciatura all’esame di riparazione, la seconda consecutiva. Un elemento che potrebbe aver inciso profondamente sul suo stato emotivo, anche se gli accertamenti sono ancora in corso e nulla viene escluso.
Una comunità sotto shock
La notizia ha suscitato profondo dolore tra i compagni di scuola, gli amici e i residenti della zona. In molti si sono stretti attorno alla famiglia in queste ore drammatiche. Il mondo della scuola, intanto, riflette sull’importanza del supporto psicologico agli studenti in difficoltà.
L’importanza di ascoltare e prevenire
Episodi come questo evidenziano ancora una volta quanto sia importante saper ascoltare i segnali di disagio nei più giovani. Famiglie, docenti e istituzioni hanno il compito fondamentale di intercettare le fragilità per evitare che si trasformino in drammi.