Antonio Meloni si è tolto la vita lanciandosi dall’acquedotto Carolino

Tragedia a Maddaloni, si lancia dai Ponti della Valle: la vittima è Antonio Meloni, ingegnere di 50 anni

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Written by Irene Vitturri

12 Luglio 2025

📍 Luogo: Maddaloni

Un nuovo dramma si è consumato questa mattina nel cuore della Valle di Maddaloni, in provincia di Caserta. Alle 11 circa, Antonio Meloniingegnere di 50 anni originario di Sassari, si è tolto la vita lanciandosi nel vuoto dai celebri Ponti della Valle, l’imponente acquedotto Carolino risalente al XVIII secolo, oggi patrimonio UNESCO. Un gesto estremo che ha lasciato sgomenti passanti, forze dell’ordine e comunità locale.

Chi era Antonio Meloni, l’ingegnere che ha perso la vita

Antonio Meloni si trovava in Campania per motivi professionali. Alloggiava presso una struttura ricettiva del Casertano e, secondo le prime ricostruzioni, era impegnato in una consulenza tecnica legata a un progetto infrastrutturale. La sua agenda prevedeva appuntamenti proprio nella giornata odierna. Nulla, nei giorni precedenti, avrebbe lasciato intendere una possibile sofferenza o segnali di disagio. Il gesto, dunque, ha colto tutti di sorpresa, dai colleghi agli albergatori, fino ai cittadini che lo avevano incrociato nella zona.

La dinamica della tragedia

L’uomo si è lanciato dalla parte interna dei Ponti della Valle, cadendo in un’area verde poco distante dal monumento ai caduti, evitando così la carreggiata stradale. Sono stati alcuni passanti a notare il corpo a terra e a chiamare immediatamente i soccorsi. Sul posto sono giunti i carabinieri e un’équipe del 118, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. L’impatto è stato fatale.

Un luogo simbolico ma segnato dal dolore

I Ponti della Valle, noti anche come acquedotto Carolino, sono una delle meraviglie architettoniche del periodo borbonico, costruiti per volere di Carlo di Borbone per rifornire d’acqua la Reggia di Caserta. Con 529 metri di lunghezza e 55 di altezza, rappresentano un vanto del patrimonio italiano. Eppure, questa maestosa opera è tristemente nota per essere teatro di numerosi gesti estremi, diventando in più occasioni un luogo di dolore e morte.

Sicurezza e prevenzione: un’urgenza che si ripropone

La morte di Antonio Meloni rilancia con forza il dibattito sulla sicurezza della struttura. In molti tornano a chiedere l’installazione di barriere protettive, sistemi di videosorveglianza e controlli più serrati. La bellezza del sito non può più essere deturpata da tragedie evitabili. Ogni anno, i Ponti attirano turisti e appassionati di storia e architettura, ma la mancanza di adeguati sistemi di prevenzione li rende anche un punto fragile, dove il silenzio della solitudine può trasformarsi in tragedia.

Le indagini in corso

Le forze dell’ordine stanno ricostruendo le ultime ore di vita dell’ingegnere per provare a dare un senso a un gesto così estremo. Gli inquirenti stanno vagliando telefoni, contatti recenti e documentazione personale, per capire se possano emergere motivazioni o segnali premonitori.

Nel frattempo, la comunità si stringe nel dolore, e cresce la consapevolezza che la prevenzione debba passare anche dalla protezione dei luoghi simbolo del nostro Paese.

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