📍 Luogo: Lavagna
Un grave lutto ha colpito il mondo dello sport italiano. Barbara Siciliano, ex pallavolista della Nazionale Italiana e atleta di punta della Serie A femminile negli anni Novanta, è morta a soli 52 anni durante una vacanza a Lavagna, in Liguria, a causa di una crisi cardiaca improvvisa. La notizia della sua scomparsa ha lasciato sgomenti amici, colleghi, tifosi e tutto il mondo del volley, che oggi piange la perdita di una protagonista assoluta del suo tempo.
Una carriera brillante tra Serie A e Nazionale
Nata a Sanremo, Barbara Siciliano aveva vestito le maglie di importanti squadre del campionato italiano di pallavolo femminile, tra cui Bergamo, Chieri e Modena. Il suo talento l’aveva portata anche a conquistare la fiducia dei selezionatori azzurri: con 39 presenze in Nazionale, aveva partecipato a competizioni di rilievo come i Mondiali del 1994, lasciando un segno indelebile nella storia dello sport tricolore.
Una nuova vita a Milano, accanto alle figlie
Dopo il ritiro dall’attività agonistica, Barbara si era stabilita a Milano, dove viveva da tempo con le sue due figlie, nate dal matrimonio con un avvocato milanese. Entrambe hanno ereditato la passione per la pallavolo e attualmente giocano nella squadra Pro Patria, segno tangibile della continuità di una tradizione familiare fatta di sport, impegno e determinazione.
Il cordoglio del mondo del volley
La notizia della scomparsa di Barbara Siciliano ha scosso profondamente la Lega Pallavolo Serie A Femminile, che attraverso il presidente Mauro Fabris, il Consiglio di Amministrazione e tutte le società del Consorzio, ha espresso un messaggio di cordoglio e vicinanza alla famiglia:
«Piangiamo la prematura scomparsa di Barbara, una figura che ha contribuito alla crescita e alla visibilità della pallavolo italiana. La sua determinazione, il suo talento e la sua umanità resteranno per sempre nella memoria del nostro sport.»
Un dolore profondo per l’intero panorama sportivo
La scomparsa di Barbara Siciliano rappresenta una perdita importante non solo per la pallavolo ma per l’intero mondo sportivo italiano. Una donna determinata, un’atleta capace di entusiasmare il pubblico con la sua tecnica e la sua grinta, e una madre amorevole, che aveva saputo trasmettere ai suoi figli i valori dello sport. Il vuoto lasciato dalla sua morte è immenso, ma il suo ricordo continuerà a vivere nelle palestre, nei palazzetti e nel cuore di chi l’ha conosciuta e amata.