Cadavere decapitato A22: trovata in Germania la testa della vittima, il caso era irrisolto da 17 anni
Dopo 17 anni di mistero, arriva una svolta nel caso del cadavere decapitato trovato nel 2008 lungo l’autostrada del Brennero (A22). È stata ritrovata in Germania la testa dell’uomo ucciso e fatto a pezzi. Un cold case che aveva lasciato senza risposte per quasi due decenni, fino al recente annuncio della Procura di Bolzano.
Il ritrovamento lungo l’A22 nel 2008
Il corpo decapitato venne rinvenuto il 21 febbraio 2008, chiuso in un cartone, nei pressi di Chiusa (Bolzano), lungo la A22. L’assenza della testa aveva reso impossibile l’identificazione della vittima per anni. Le indagini si erano arenate, lasciando il caso tra i più inquietanti misteri irrisolti del Nord Italia.
La scoperta decisiva in Germania
La svolta è arrivata a Sontheim an der Brenz, in Germania, dove il nuovo proprietario di una casa ha rinvenuto un cranio umano sepolto sotto delle lastre di cemento nel giardino. Si tratta dell’abitazione dove un tempo risiedeva Alfonso Porpora, oggi indicato come possibile autore dell’omicidio.
Il sospettato: Alfonso Porpora, suocero della vittima
Secondo quanto riferito dalla stampa tedesca, il principale sospettato dell’omicidio è Alfonso Porpora, suocero della vittima e di origine siciliana. Il delitto sarebbe stato commesso in Germania, prima del trasporto e dell’occultamento parziale del cadavere lungo l’autostrada italiana.
In attesa dell’esame del DNA
Per confermare ufficialmente l’identità della vittima e collegare il cranio al corpo ritrovato in Italia, si attende ora l’esito dell’analisi del DNA. Una formalità che potrebbe chiudere definitivamente il caso e portare a nuove accuse formali nei confronti di Porpora.
Un cold case che ha segnato l’Alto Adige
Il misterioso cadavere senza testa aveva attirato l’attenzione della cronaca italiana e tedesca nel 2008. L’atrocità dell’omicidio e l’occultamento del corpo avevano sollevato l’ipotesi di un regolamento di conti o di un omicidio premeditato. Oggi, dopo 17 anni, il caso sembra vicino alla sua conclusione.
Le indagini della Procura di Bolzano
La Procura di Bolzano ha comunicato che il cold case è stato risolto, e sta lavorando in collaborazione con le autorità tedesche per la piena ricostruzione dei fatti e l’eventuale estradizione del responsabile, qualora ne sussistano le condizioni.
Una verità che emerge dal passato
Il ritrovamento della testa rappresenta un passo decisivo per restituire giustizia alla vittima senza nome e per chiudere un caso rimasto troppo a lungo senza risposte. Restano da chiarire i dettagli sull’identità dell’uomo ucciso e sui moventi che avrebbero spinto il presunto autore al gesto estremo.