Chiara Poggi

“Chiara Poggi aveva scoperto un giro di scandali”: spuntano nuove ipotesi legate al Santuario della Bozzola

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Written by Redazione

24 Maggio 2025

Chiara Poggi e il Santuario della Bozzola: emergono inquietanti sospetti su scandali sessuali e ricatti connessi al caso Garlasco, in un intreccio che coinvolge religiosi e presunti testimoni.

A diciotto anni dalla tragica morte di Chiara Poggi, nuove rivelazioni portano alla luce scenari finora inesplorati. Un’inchiesta giornalistica della trasmissione “Chi l’ha visto?” mette in relazione il caso con presunti scandali sessuali legati al Santuario della Madonna della Bozzola. Una connessione che, se confermata, potrebbe riscrivere la narrazione intorno al delitto di Garlasco.

Un segreto nascosto per 18 anni?

Secondo quanto riportato da Rai3, Chiara Poggi avrebbe scoperto uno scandalo a sfondo sessuale che coinvolgeva il Santuario della Bozzola. L’origine della pista risale a un documento di un latitante, che sostiene che Chiara fosse venuta a conoscenza di fatti scottanti e volesse denunciarli.

Nel 2014, due uomini romeni avrebbero chiesto 250mila euro a un sacerdote, minacciando di diffondere registrazioni compromettenti. Le conversazioni, a sfondo sessuale, riguarderebbero Don Gregorio Vitali, esorcista e rettore del Santuario.

Don Gregorio Vitali e le accuse

Don Vitali, figura centrale del Santuario, avrebbe ammesso un solo rapporto, ma il Vaticano lo ha rimosso dal suo incarico. Secondo gli inquirenti, i ricattatori erano in possesso di audio, e forse video, di presunti festini nella camera del sacerdote. Il caso ha portato alla condanna per estorsione dei due romeni coinvolti, Flavius Savu e Florin Tanasie.

Il ruolo della Diocesi e i conti del Santuario

Oltre alla magistratura ordinaria, anche la Diocesi di Vigevano ha avviato un’inchiesta canonica. Il bilancio del Santuario è stato posto sotto esame, per fare luce sui 150mila euro erogati da Don Vitali agli estorsori. Emergono contratti firmati davanti a un avvocato, che confermano somme versate in cambio del silenzio.

Il collegamento con Chiara Poggi

Un latitante, contattato da “Chi l’ha visto?”, ha riferito che Chiara aveva intenzione di denunciare lo scandalo. La trasmissione ha anche riportato anomalie nella gestione del computer di Alberto Stasi, su cui sarebbero stati cancellati file importanti. Un altro possibile errore giudiziario in un processo che non ha mai fornito una verità unanime.

Le impronte misteriose e le nuove indagini

Le autorità hanno identificato sei impronte “palmari” nei pressi del corpo di Chiara Poggi che non appartengono né a Stasi né ad Andrea Sempio. Inoltre, è emersa una traccia sul portone d’ingresso della villetta mai analizzata dal punto di vista biologico, che potrebbe contenere materiale genetico utile alle indagini.

Il silenzio della città e gli interrogativi ancora aperti

L’intera vicenda rimane avvolta da un silenzio opprimente, quasi complice. La possibilità che Chiara Poggi sia stata vittima di un sistema più ampio, forse legato a segreti locali scomodi, apre scenari inquietanti. La città di Garlasco potrebbe custodire verità che nessuno ha ancora il coraggio di dire ad alta voce.

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