📍 Luogo: Bitonto
Domenica 14 settembre 2025, un tragico incidente stradale ha causato la morte di Domenico Colasanto, 75 anni, ex direttore generale della ASL di Bari. L’impatto, avvenuto nel tardo pomeriggio sulla provinciale che collega Bitonto alla frazione di Palombaio, è risultato fatale: l’auto guidata da Colasanto si è scontrata con una Jeep Renegade all’incrocio con la provinciale 89. Per l’ex dirigente, nonostante i tempestivi soccorsi, non c’è stato nulla da fare.
Circostanza dell’incidente
L’incidente è avvenuto in una curva verso l’incrocio della provinciale 89. L’auto condotta da Colasanto, una Giulietta, dopo l’impatto con la Jeep è finita fuori strada, terminando la corsa in un uliveto. Diversi alberi sono stati coinvolti nell’urto che ha fatto impatto con il veicolo.
I soccorsi e il dramma umano
I Vigili del Fuoco sono intervenuti per estrarre il corpo di Colasanto dalle lamiere del veicolo, ormai senza vita. È intervenuto anche il 118, ma per lui non è stato possibile far altro che accertare il decesso. Nell’altra auto vi erano tre persone: una è stata trasportata in codice rosso, le altre due in codice giallo, agli ospedali della zona.

Profilo di Domenico Colasanto
Medico e dirigente, Colasanto era stato direttore generale della ASL di Bari negli anni 2011-2014.
Recentemente, a febbraio 2025, la Corte d’Appello di Bari ha confermato una sua condanna a 3 anni e 6 mesi per omicidio colposo nell’ambito del caso della psichiatra Paola Labriola, uccisa nel 2013 da un paziente. Tale condanna riguardava la violazione delle norme di sicurezza all’interno del centro di salute mentale.
Conseguenze e contesto
L’evento ha destato ampio sgomento nel Barese, sia per la persona che per il passato pubblico dell’ex dirigente, sia per la modalità violenta dell’incidente. Le autorità locali hanno avviato rilievi per stabilire con precisione la dinamica: priorità al ruolo dei testimoni, al comportamento degli altri conducenti, alle condizioni della strada, dell’auto, della visibilità.
Domenico Colasanto non è più. Una figura nota nel panorama sanitario pugliese, che oggi viene ricordata anche per la sua carriera professionale e per le controversie giudiziarie che lo avevano accompagnato negli ultimi anni. Ma alla fine, anche le questioni pubbliche si confrontano con l’imprevedibile della strada: quel che resta è il dolore di chi lo ha conosciuto, l’urgenza che incidenti simili non si ripetano, e la memoria di una vita con luci e ombre.