📍 Luogo: Vicenza
Una mattinata serena si è trasformata in tragedia sulla spiaggia di Pinarella di Cervia, dove Elisa Spadavecchia, 66enne originaria di Vicenza, è stata travolta e uccisa da una ruspa sabato 24 maggio. La donna si trovava sull’arenile quando è stata colpita alle spalle dal mezzo pesante in movimento. Alla guida c’era Lerry Gnoli, 54 anni, attualmente indagato per omicidio colposo.
Secondo le prime ricostruzioni, il mezzo avrebbe effettuato una manovra improvvisa, cogliendo la donna di sorpresa. Alcuni testimoni, ancora sconvolti, parlano di un tragico impatto avvenuto in pochi istanti, con Elisa che non avrebbe percepito il pericolo imminente, forse abituata al passaggio della ruspa sulla sabbia.
Lavori non autorizzati: Gnoli avrebbe agito di propria iniziativa
L’ipotesi principale al vaglio della Procura di Ravenna, coordinata dalla PM Lucrezia Ciriello, è che Lerry Gnoli stesse operando di sua iniziativa, senza un incarico attivo per il giorno dell’incidente. L’arenile dove è avvenuto l’investimento è di competenza della cooperativa bagnini, che ha dichiarato che i lavori per la preparazione della stagione balneare erano terminati il 9 maggio.
Gnoli, titolare di una ditta individuale con tre mezzi a disposizione, in passato aveva ricevuto incarichi tramite Consar, consorzio di autotrasportatori ravennate. Ma nessuna autorizzazione risulta valida al momento dell’incidente, sollevando dubbi sulla legittimità dell’intervento in corso sulla spiaggia.
Sequestrata la ruspa: accertamenti su freni e sistemi di sicurezza
La ruspa utilizzata nell’incidente sottoposta a sequestro da parte degli inquirenti, che hanno disposto verifiche approfondite sulla strumentazione in dotazione, in particolare freni, segnalatori acustici e sistemi di sicurezza. L’obiettivo è accertare se il mezzo fosse tecnicamente idoneo e se Gnoli abbia rispettato tutte le norme di sicurezza previste per l’utilizzo di macchine operatrici su aree pubbliche.
Niente autopsia: funerali in vista di Elisa Spadavecchia
La Procura ha stabilito che non sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Elisa Spadavecchia, ritenendo il nesso causale tra l’investimento e il decesso evidente. Questo permetterà ai familiari di procedere con l’organizzazione del funerale. Elisa era una donna molto conosciuta e stimata nella sua comunità: era stata insegnante, ed era in vacanza in Romagna per godersi qualche giorno di mare e relax.
Elisa Spadavecchia, una comunità sconvolta e tanti interrogativi
L’incidente ha scosso profondamente non solo la comunità di Cervia, ma anche quella vicentina, dove Elisa viveva. In molti si chiedono come sia possibile che un mezzo così pericoloso potesse essere in funzione senza un incarico valido e senza controllo. La Procura sta vagliando con attenzione ogni elemento, anche alla luce di precedenti a carico di Gnoli, inclusi problemi legati alla guida senza patente e l’uso di cocaina, segnalati in passato.