Emanuele De Maria e Chamila

11 Maggio 2025

Irene Vitturri

Emanuele De Maria si suicida dal Duomo, trovata morta la collega Chamila

📍 Luogo: Milano

Una tragica sequenza di eventi ha sconvolto Milano nel fine settimana. Il cadavere di Chamila Wijesuriyauna, 50 anni, collega di Emanuele De Maria, è stato trovato nelle acque di un laghetto del Parco Nord. La donna, di origine srilankese, era scomparsa da venerdì. Poco prima, nel pomeriggio di domenica 11 maggio, lo stesso De Maria, detenuto in semilibertà presso il carcere di Bollate, si è tolto la vita lanciandosi dalle terrazze del Duomo di Milano.

Il ritrovamento del corpo e i sospetti

La scoperta è avvenuta dopo una segnalazione al 118: il corpo senza vita di Chamila è stato avvistato da un passante. Le autorità sono subito intervenute sul posto, confermando l’identità della donna grazie ad elementi fisici riconoscibili. Le indagini sono ancora in corso, ma l’ipotesi principale è che Chamila sia stata uccisa da De Maria, con cui aveva una relazione sentimentale. I due erano stati ripresi venerdì pomeriggio mentre camminavano insieme nel Parco Nord. Poco dopo, De Maria era stato immortalato da solo nei pressi della fermata Bignami della metropolitana, dove è stato trovato il cellulare della donna, abbandonato in un cestino.

Il suicidio in Duomo e lo shock dei passanti

La morte di Emanuele De Maria ha avuto luogo intorno alle 13:40 di domenica, quando l’uomo si è lanciato nel vuoto dalle terrazze del Duomo, cadendo in corso Vittorio Emanuele. Il gesto ha provocato il panico tra i passanti, molti dei quali hanno riferito di aver udito un boato e visto la folla fuggire in preda al terrore. De Maria è stato riconosciuto dai numerosi tatuaggi presenti sul corpo. A terra, accanto al suo corpo coperto dalle forze dell’ordine, sono rimaste le sue scarpe, volate via nell’impatto.

L’aggressione del giorno prima

Il giorno precedente, sabato 10 maggio, De Maria aveva aggredito un collega all’Hotel Berna di Milano, dove lavorava come parte di un programma di lavoro esterno. La vittima, un 50enne di origine egiziana, era stato colpito con cinque coltellate al torace e al collo, ma è sopravvissuto e ora si trova fuori pericolo. Le motivazioni del gesto restano al vaglio degli inquirenti, ma il collegamento con la sparizione di Chamila è apparso subito evidente.

Chi era Emanuele De Maria

De Maria, 35 anni, era detenuto per il femminicidio di una giovane donna avvenuto nel 2016 a Castel Volturno, in provincia di Caserta. Da tempo usufruiva del regime di semilibertà e lavorava presso l’hotel milanese. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla gestione dei detenuti ammessi ai lavori esterni e sulla sicurezza delle persone con cui vengono a contatto.

Indagini in corso

Sul caso indagano i carabinieri di Milano, coordinati dalla Procura. Il corpo di Chamila è stato trasferito all’obitorio per l’autopsia, che chiarirà le cause esatte del decesso. Intanto, il ritrovamento e la drammatica conclusione della vicenda hanno suscitato sgomento tra i cittadini e acceso il dibattito sull’efficacia del sistema giudiziario e penitenziario.

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