📍 Luogo: Lecce
Un nuovo drammatico episodio di femminicidio scuote il Salento. A Lecce, nel quartiere San Pio, un uomo di 81 anni ha ucciso la moglie di 83 anni con un colpo di pistola alla testa mentre dormiva, per poi chiamare il 118 e confessare l’omicidio. La vittima è Amalia Quarta, ex rappresentante di argenteria; il marito, Luigi Quarta, elettricista in pensione, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario.
Femminicidio a Lecce – La confessione choc: «Fate presto, ho sparato a mia moglie»
L’anziano ha chiamato i soccorsi poco dopo aver sparato alla moglie: «Fate presto, ho sparato in testa a mia moglie», ha detto al telefono. La tragedia si è consumata nella loro abitazione in via Bernardino Bonifacio 35. Quando i sanitari del 118 sono arrivati, Amalia era già priva di vita, colpita alla tempia mentre dormiva nel suo letto.
L’arma detenuta legalmente e il movente: «Era esasperato dalle liti e dal rifiuto delle cure»
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Luigi Quarta era esasperato da una lunga situazione di conflitto con la moglie, malata di diabete e – secondo quanto da lui riferito – restia ad assumere i farmaci prescritti. Dopo l’ennesimo litigio, è uscito di casa per fare la spesa. Al rientro, ha trovato Amalia addormentata e ha deciso di impugnare la pistola – regolarmente detenuta – e spararle alla testa.
L’arma era custodita in casa da anni: un tempo, l’uomo aveva dichiarato di voler «proteggere la moglie», che per lavoro era spesso in giro.
Una coppia “normale”, nessuna denuncia: il quartiere è sotto shock
Il femminicidio ha lasciato attonito il quartiere. «Non abbiamo mai sentito litigi, sembravano una coppia tranquilla», raccontano i vicini, increduli per quanto accaduto. Non risultano precedenti di violenza domestica, né denunce o interventi dei servizi sociali nella loro storia familiare.
Anche dai controlli effettuati dalle forze dell’ordine non emergevano elementi di rischio. La relazione tra i due coniugi non era mai stata oggetto di segnalazioni o attenzioni da parte delle autorità.
Femminicidio a Lecce – Le indagini: sequestrata l’abitazione, disposta l’autopsia
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il pubblico ministero Alessandro Prontera, che ha disposto il sequestro dell’abitazione e dell’arma usata per il delitto. Nelle prossime ore verrà eseguita l’autopsia sul corpo della vittima per accertare tutti i dettagli del decesso. Luigi Quarta, dopo un lungo interrogatorio durato circa tre ore, è stato trasferito in carcere.
L’accusa è pesante: omicidio volontario aggravato.
Un altro femminicidio in Salento: la memoria di Mariateresa Parata
Il delitto di Amalia Quarta richiama alla mente un altro tragico episodio recente avvenuto in provincia di Lecce. A Otranto, poche settimane fa, Mariateresa Parata, 81 anni, fu uccisa dal marito Aldo Brigante, 85, che poi si tolse la vita con la stessa pistola. Anche in quel caso, i due coniugi convivevano con patologie croniche. L’uomo lasciò un biglietto in cui spiegava di non voler vivere senza la moglie, portandola via con sé.
Una scia di violenza che continua a colpire, spesso nel silenzio di case che, all’apparenza, sembrano tranquille.